Pagamenti elettronici, l'Italia migliora ma non riesce a decollare

Nel 2012 il governo Monti introdusse per i commercianti l'obbligo del Pos, che è entrato pienamente in vigore dal 2014. Eppure ad oggi non sono previste multe o provvedimenti per chi non lo rispetta, accettando pagamenti elettronici.

La situazione dei pagamenti elettronici in Italia

pagamenti elettroniciQuello del Pos è un tema sempre caldo, anche perché in Italia tra il 2012 ed il 2018 il numero è cresciuto del 112%, mentre i pagamenti elettronici effettuati con bancomat sono saliti del 37% negli ultimi due anni (dati Confesercenti). Una spinta all'utilizzo dei pagamenti elettronici era stata promessa dall'attuale governo, che avrebbe voluto incentivarli abbattendo i costi che i commercianti devono sostenere per accettare questo tipo di transazioni.

 

Finora però la tanto sbandierata svolta preannunciata dal premier Giuseppe Conte non c'è stata. Tuttavia il decreto fiscale prevede prevede un credito di imposta al 30% sulle commissioni, utilizzabile per pagare le tasse. Un incentivo che però è ritenuto insufficiente dalla maggioranza, che ha deciso di togliere le sanzioni per chi non ha il Pos che erano previste nella prima versione del decreto.

I costi per gli esercenti

Riguardo ai costi relativi ai pagamenti elettronici, non esistono dati aggregati. Anche perché gli istituti di credito contrattano con i singoli esercenti condizioni diverse a seconda delle esigenze. Si stima che i costi di commissione per ogni transazione varino dallo 0,99% fino al 4%. A questi vanno aggiunti quelli per l’installazione del Pos, fino a 100 euro. E poi c'è il canone mensile, che laddove previsto può andare dai 10 ai 50 euro. Infine, c'è il costo per la linea telefonica fissa.

 

Un esercente che riceve pagamenti elettronici per 50 euro dal consumatore, spende poco più di un euro in commissioni, se ha scelto di affidarsi a una banca. C'è però l'alternativa più economica rappresentata dal Pos mobile, quello non legato a un istituto di credito. Quest'ultimo modello di terminale è più avanzato, perché si collega tramite Bluetooth a smartphone o tablet, dove è installata un’ applicazione che ne consente il funzionamento.