Investitori, è il momento di scegliere bene tra rischio e approccio difensivo

C'è da capire se in questo periodo gli investitori sono molto disorientati, perché se il mondo continua ad avvisarci che ci sono pericoli che gravano sull'economia, i segnali che mandano i mercati sono di tutt'altro genere.

Investitori, è giusto orientarsi al rischio?

investitoriLe Borse europee hanno toccato i massimi storici, e Piazza Affari è arrivata a livelli che non si vedevano da prima della crisi del 2008. La Borsa di Milano è stata la seconda nell'Eurozona (+29,6%) dopo Atene (+50%). Il livello dei Bot è sottozero, mentre lo spread Btp-Bund è scivolato sui minimi di un paio di anni sotto i 130 punti. Inoltre gli indici azionari si gonfiano sempre di più, con lo Stoxx 600 che ha raggiunto i massimi di sempre. Gli investitori quindi hanno riacceso la propensione al rischio, hanno riattivato la caccia ai rendimenti più alti.

Rischi presenti

Eppure i rischi di una improvvisa e brusca frenata sono dietro l'angolo. Del resto ne abbiamo due esempi lampanti anche molto recenti: prima la guerra dei dazi tra Usa e Cina e il recente scoppio del coronavirus cinese. Fattori come questi, che potrebbero ripetersi in futuro, possono far crollare il castello in breve tempo. Peraltro proprio riguardo alla guerra commerciale USA-Cina, il fatto che sia stato firmato un primo accordo non garantisce per niente che ci sarà un totale disgelo in futuro.

Approccio difensivo

Ora più che mai quindi, gli investitori si trovano di fronte al dilemma se cercare soprattutto i rendimenti oppure dedicare una ricca fetta del portafogli alla protezione del capitale. Di sicuro c'è il fatto che siamo in una fase avanzata del ciclo di crescita economica, che ormai è diventata molto bassa e per questo è ancora più vulnerabile a eventuali shock imprevisti. Il fatto che gli istituti centrali abbiano ricominciato a sostenere l'economia con misure espansive, dimostra che nell'economia sottostante le cose non sono ancora sistemate.