Dopo essere pesantemente scivolato a inizio settimana (specie contro perdite contro yen, euro e franco svizzero), il dollaro sta rimbalzando sulla speranza che i governi globali introducano forti misure di stimolo per attenuare l'impatto economico dell'epidemia di coronavirus.
Cosa ha rianimato il dollaro
Lunedì il biglietto verde ha pagato caro soprattutto lo
scoppio della guerra dei prezzi del petrolio tra Arabia Saudita e Russia (la peggiore dalla Guerra del Golfo del 1991). Il dollaro però questa mattina ha cominciato a marciare al
rialzo assieme alla crescita dei futures azionari statunitensi e l'aumento dei rendimenti obbligazionari, dopo che Trump ha annunciato una conferenza stampa nella quale
illustrerà le misure economiche in risposta al virus. Inoltre Steve Mnuchin - segretario al Tesoro USA - ha preannunciato che la Casa Bianca incontrerà i dirigenti delle banche
questa settimana.
Biglietto verde e altre valute
Questi eventi hanno contribuito a spingere il biglietto verde, anche se non sono state recuperate tutte le perdite di ieri. Osservando le migliori piattaforme trading online autorizzate, si può vedere che la coppia USD-JPY ad esempio non è riuscita a tornare sopra quota 105 (è arrivata a toccare un minimo di 101,18 di lunedì). Ad ogni modo l'indice del dollaro sta salendo dello 0,2% a 95,613. L'euro invece è sceso dello 0,6% rispetto al dollaro a $ 1,135. Rispetto al franco svizzero (altra valuta rifugio), il biglietto verde sale di oltre un punto percentuale, dopo tre giorni di forti vendite che lo hanno portato al minimo da quasi cinque anni.
In balia delle onde invece le valute dei mercati emergenti, le più colpite dai tempi di incertezza. Ne sono un esempio il Rand sudafricano (qui si parla del cambio dollaro rand sudafricano previsioni 2020) e la rupia indiana. Le valute legate alle materie prime (come corona norvegese, rublo russo e dollaro canadese), che a seguito della caduta del prezzo del petrolio erano precipitate durante la prima seduta settimanale, stanno leggermente recuperando.