Dividendi a rischio, la lista delle aziende che li cancella potrebbe allungarsi

La tempesta Covid-19 che si è abbattuta anche sul sistema finanziario, potrebbe cancellare anche una bella fetta di dividendi e lasciare così molti investitori a mani vuote.

Chi ha già detto stop ai dividendi

dividendiE' solo uno dei tanti aspetti della crisi in corso. Nel trimestre che sta per cominciare, a Piazza Affari erano attese 24 miliardi di cedole, ma non tutti riusciranno a portare avanti la propria politica dei dividendi, dal momento che questa crisi ha generato un forte bisogno di liquidità. Per il momento lo stop alle cedole è stato già deciso da Brembo, Amplifon, Airbus, Boeing, Ford e Lufthansa. Ma la lista sembra destinata ad allungarsi e il rischio di un blocco delle cedole è condiviso da tutti i settori.

FCA ed assicurazioni

Si prenda il caso di FCA, che malgrado il fermo della produzione in Europa e Nord America, dovrebbe distribuire dividendi per circa 6,6 miliardi, di cui 5,5 straordinari per via delle nozze con Psa. Difficile pensare che andrà proprio così. Ma un altro esempio è il comparto assicurativo. L'autorità europea del settore assicurativo (Eiopa) ha mandato un forte invito alle compagnie ad essere molto prudenti nella politica di remunerazione dei propri azionisti, allo scopo di preservare il capitale. Discorso sostanzialmente analogo vale per il settore bancario, infatti quando tutto questo sarà finito, il settore delle aziende di credito potrebbe annegare in un mare di crediti impossibili da incassare (i così detti npl).

Investitore senza difese

Di fronte a un blocco dei dividendi, come reagirà l'investitore? Anche se le cedole erano già state comunicate, generando quindi la lecita aspettativa di ottenere il dividendo, praticamente non potrebbe fare nulla. Infatti se l'annuncio dello stacco cedola è avvenuto prima dello scoppio di questa emergenza, allora si configura una ragione di forza maggiore che impone di riesaminare con maggiore prudenza le prospettive finanziarie e i conseguenti piani.