Bank of Japan, nessuna virata secca ma a marzo cambierà qualcosa

Durante il prossimo mese di marzo, la Bank of Japan - istituto centrale del Giappone - potrebbe ritoccare la propria politica monetaria. E' quanto emerge dai verbali dell'ultimo meeting. L'istituto guidato da Haruhiko Kuroda, in pratica ha cominciato a rivedere le proprie strategie.

Cosa farà al Bank of Japan

bank of japanNel meeting del mese scorso, la BoJ ha mantenuto invariata la sua potenza di fuoco, che serve a combattere gli effetti devastanti della pandemia e indirizzare l'inflazione verso il target del 2%. Ha così infatti confermato gli strumenti messi in campo, prolungando la durata degli stimoli sino a settembre 2021.


La Bank of Japan ha inoltre evidenziato che le proiezioni economiche "potrebbero cambiare a seconda degli sviluppi riguardanti la pandemia. L'incertezza è quindi estremamente alta". Proprio per questo una revisione della politica monetaria è prevista per marzo, quando sarà più chiaro il quadro dell'economia e la durata della pandemia.

 

Nota operativa: per fare investimenti con efficacia, bisogna conoscere i concetti e gli strumenti di base. Qui si parla di cos'è media mobile di convergenza divergenza.

Ritocco acquisti di ETF

A marzo però potrebbe la BoJ cambiare qualcosa. Non a livello di tassi di interesse (che sono in territorio negativo a -0,1%), ne' come QE e Yield Curve control. Lo strumento che dovrebbe essere ritoccato riguarda gli acquisti di ETF. I membri del Board della Bank of Japan stanno infatti valutando se dare maggiore flessibilità alla politica di acquisti.
Un membro della Bank of Japan ha poi lanciato poi un appello affinché conduca un controllo più accurato della curva dei rendimenti dei titoli di stato giapponesi.

Il cambio col dollaro

Nei verbali della Bank of Japan c'è anche un accenno al mercato valutario. Alcuni componenti dell'istituto centrale hanno posto l'accento sull'andamento del cambio dollaro-yen, che non è una delle coppie di valute più volatili. Nell'ultimo periodo infatti la valuta giapponese si è notevolmente rafforzata, giungendo peraltro a toccare un massimo pluriennale contro il biglietto verde.