Economia circolare, l'Italia fa molto meglio del resto d'Europa

C'è un primato europeo del quale l'Italia può a giusta ragione vantarsi. E' quello dell'economia circolare. Nel nostro Paese infatti si ricicla molto di più che nel resto del vecchio continente, e di gran lunga.

I numeri della nostra economia circolare

economia circolareIn base ai dati presentati nel dossier “L’economia circolare italiana per il Next Generation EU” (realizzato da Fondazione Symbola e Comieco), nel nostro Paese riusciamo a riciclare circa il 79% dei rifiuti che produciamo. Per comprendere quanto stiamo facendo bene, si consideri che il secondo paese nella graduatoria è la Francia, che si ferma al 56%. La Germania, locomotiva economica europea, arriva solo al 43%. Quasi la metà rispetto a noi. Siamo a giusta ragione i veri fenomeni dell'economia circolare.

 

Peraltro c'è un ulteriore aspetto che dovrebbe renderci orgogliosi: la nostra già elevatissima percentuale di riciclo sta aumentando. E' cresciuta infatti dell'8,7% nell'ultimo biennio, e siamo uno dei pochi paesi del vecchio continente che è cresciuto ancora.

Benefici economici, occupazionali e ambientali

Bisogna evidenziare che l'economia circolare genera reddito, ricchezza e posti di lavoro. L’intera filiera del riciclo infatti vale complessivamente oltre 70 miliardi di euro di fatturato. Genera 14,2 miliardi di valore aggiunto e dà lavoro a oltre 200mila persone. Ma i benefici non si fermano qui, visto che il riciclo consente un risparmio annuo pari a 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio e a 63 milioni di tonnellate di CO2.

 

Sotto questo ultimo aspetto, non si può non sottolineare l'importanza dell'economia circolare per raggiungere gli obbiettivi di risparmio energetico e di riduzione delle emissioni. Ricordiamo che l’obiettivo ideale UE, è quello di azzerare le emissioni nette di CO2 entro il 2050, e chiaramente questa sfida richiede il contributo delle migliori energie tecnologiche, istituzionali, politiche, sociali, culturali.