Le grandi banche americane possono fare festa. La Federal Reserve infatti ha rivelato il brillante esito degli stress test ai quali ha sottoposto gli istituti di
credito a stelle e strisce. Tutti promossi all'esame annuale.
Infatti a giudizio della Banca Centrale americana, i grandi istituti USA hanno forti livelli di capitale e nel caso scoppiasse una nuova forte crisi, potrebbero
continuare a concedere prestiti famiglie americane ed alle imprese.
I test rigidi per le banche americane
Ricordiamo che gli
stress test vengono condotti dalla Fed ipotizzando scenari economici decisamente pesanti, così da valutare il grado di solidità banche americane di maggiori
dimensioni.
Vengono stimate le possibili perdite, le entrate e i livelli di capitale in diversi scenari ipotetici, con durata di 9 trimestri futuri.
Lo scenario di quest'anno
Per condurre l'ultimo stress test, la FED ha ipotizzato una grande recessione globale, con disoccupazione elevata e prodotto interno lordo in diminuzione fino al terzo trimestre del 2022. Inoltre ipotizzava un dimezzamento dei
prezzi delle azioni.
Nonostante questo scenario, le 23 banche americane oggetto del test hanno contenuto le perdite collettive a 470 miliardi di dollari, mantenendo però coefficienti patrimoniali oltre il
doppio rispetto a quelli minimi richiesti.
Cadono i limiti su dividendi e buyback
Grazie all'esito degli stress test le banche americane potremmo godere di maggiore flessibilità rispetto alla distribuzione dei dividendi ed alle operazioni di buyback, ovvero il riacquisto di azioni proprie.
La scorsa estate, nel tentativo di conservare il capitale per garantire la solvenza, Constitution Avenue aveva frenato la distribuzione di utili agli azionisti e le operazioni di riacquisto azioni proprie, salvo poi mitigare le restrizioni dopo un ulteriore round di stress test e stabilire che i dividendi non potevano superare i profitti dell'ultimo trimestre. Dopo l'esito degli ultimi test, tutti i limiti vengono sollevati.