A partire dal prossimo anno, il costo del gas in bolletta potrebbe subire una ulteriore impennata. Si potrebbe arrivare addirittura a un rincaro del 50%.
L'unica possibilità che potrebbe scongiurare questo scenario è un intervento più forte dello Stato, perché i 2 o 2 miliardi stanziati in manovra per calmierare le bollette sono
poca cosa. C'è chi sostiene che per evitare la stangata, il governo dovrebbe reperire almeno 10 miliardi di euro.
Cosa accade al costo del gas
Ad
accenedere i riflettori su questo cupo scenario è Nomisma Energia, che rincara la dose avvertendo oltre al costo del gas, pure il costo dell'elettricità potrebbe salire ancora, tra il 17%
e il 25%.
Il fatto è che ogni trimestre ARERA fissa le nuove tariffe del gas, sulla base dei prezzi internazionali. Questi ultimi
però stanno correndo da diversi mesi (dopo anni di calma, da metà 2021 è successo di tutto), e se in parte il rincaro autunnale è stato disinnescato da un intervento statale, bisognerà fare
altrettanto per evitare un salasso invernale.
Rincari previsti
Nel trimestre ottobre-dicembre 21, la tariffa Arera per quanto riguarda il gas è 0,95 euro al metro cubo. Senza un intervento dello stato per calmierare i prezzi, nel trimestre
gennaio-marzo 22 arriverà a 1,40 euro.
Il rincaro del costo del gas ha diverse ragioni. Anzitutto le consegne ridotte da
parte della Russia, e dall'altro lato la forte rischiesta dovuta alla ripresa produttiva dopo la pandemia. Ma pure per uscire dal carbone.
L'elettricità aumenterà per riflesso, visto che la maggior parte viene prodotta da centrali a gas. Sui mercati spot il costo dell'elettricità è tra 250-300 euro al megawattora,
mentre fino a poco tempo fa arrivava a malapena a 50 euro.
Bolletta salata
Secondo Consumerismo, gli aumenti dei costi in bolletta per famiglia "tipo" potrebbero salire di 1.227 euro rispetto alla spesa sostenuta nell'ultimo anno, portando il costo totale per le bollette al livello record di 3.368 euro all'anno.