Aziende del Sud, rischio stangata con lo stop agli sgravi contributivi

Gli obblighi contributivi a carico delle aziende del Sud, potrebbero aumentare molto presto fino a giungere alla iperbolica cifra di 1,2 miliardi di euro al mese.
È questo l'allarme che viene lanciato da Unimpresa, in relazione allo stop a diversi sgravi contributivi che finora avevano alleggerito la posizione di circa 1,5 milioni di imprese che operano nel mezzogiorno d'Italia.

Il timore delle aziende del Sud

aziende del sudDurante lo scorso anno una serie di misure, che consentivano di ridurre l'importo dei versamenti previdenziali del personale, erano state determinanti per ammorbidire l'impatto degli oneri connessi al costo del lavoro. Con la fine di questi sgravi molte aziende del Sud potrebbero trovarsi in una situazione di grave difficoltà.

 

In special modo Unimpresa sottolinea che la Decontribuzione Sud, che prevede la diminuzione di 30 punti percentuali per tutte le aziende delle cosiddette aree svantaggiate, vale circa 900 milioni al mese. Riguarda infatti una platea di 6 milioni di lavoratori, per un importo medio ciascuno di 150 euro mensili.
Oltre ad essa ci sono poi altre due misure che realizzano sconti contributivi sulle neoassunzioni di under 36 oppure donne. Queste misure incidono per altre centinaia di milioni sulle casse delle aziende del Sud.
Così si arriva alla somma di 1,2 euro complessiva.

Un mix insostenibile

Peraltro bisogna anche evidenziare che le imprese meridionali (che già scontano un evidente divario economico tra Nord e Sud del Paese) vengono fuori da una situazione già gravissima innescata dalla crisi economica connessa alla pandemia. Se dovessi aggiungersi questo ulteriore fardello per molte di loro la situazione potrebbe diventare insostenibile, se non letale.

Un mese per evitare il patatrac

La data importante da cerchiare è quella del 16 febbraio, ossia la scadenza per versare i contributi sulle buste paga della mensilità di gennaio. Si spera che possa giungere il via libera da parte della Commissione Europea (una proroga) che, per ora, non è scontato né è chiaro quando eventualmente sarà rilasciato.
Se non si far in tempo, per le aziende del Sud ci sarà un altro durissimo colpo da assorbire.