Mancano pochi giorni alla scadenza che metterà commercianti e professionisti nella posizione obbligatoria di dover accettare i pagamenti elettronici tramite i POS. Chi non si adegua andrà incontro a sanzioni che potrebbero essere molto salate.
Imprese, professionisti e pagamenti
A stabilire
l'obbligo è stato il Decreto Legge varato lo scorso mese di aprile dal
Consiglio dei Ministri, che ha anticipato la scadenza di questo obbligo di 6 mesi.
Coloro che non si adegueranno, siano esercizi commerciali che imprese oppure professionisti, andranno incontro ad una sanzione amministrativa base di €30.
A questa però si aggiunge il 4% del valore della transazione per la quale non hanno accettato i pagamenti elettronici. Quindi una prestazione professionale da €1000 per la quale non vengono accettati pagamenti elettronici, farà scattare una sanzione complessiva di €70.
Lotta all'evasione ed escamotage
La ratio di questa norma è quella di scoraggiare sempre di più i pagamenti in contanti, che alimentano l'evasione fiscale. Le misure che finora sono state introdotte a tale scopo non hanno ottenuto grande successo, soprattutto perché non prevedevano alcuna sanzione per chi si rifiutava di accettare carte e bancomat.
L'introduzione delle sanzioni verso professionisti ed esercenti dovrebbe in parte superare questo scoglio. Diciamo in parte, perché gli escamotage si trovano facilmente. La norma
esclude infatti l'obbligo di pagamenti elettronici nel caso di impossibilità tecnica oggettiva. Il commerciante o il professionista che dichiara di avere il POS fuori uso per un
guasto, non può quindi essere sanzionato.
Analogamente, potrebbero limitarsi ad accettare solo un circuito o una tipologia di carta, limitando così il diritto degli utenti a pagare tramite POS.
Senza considerare che un numero elevato di segnalazioni contro i commercianti disubbidienti, potrebbe mettere in crisi le autorità preposte a eseguire controlli ed elevare sanzioni.
Costo eccessivo per i POS
Va pure aggiunto che l'utilizzo del POS, pone a carico dei commercianti dei costi che talvolta sono molto elevati, a causa delle commissioni interbancarie e di balzelli vari.