Prezzi dei metalli in caduta libera, una spia recessiva importante

L'economia globale sta viaggiando con decisione verso una fase recessiva. Una indicazione importante in tal senso ce la danno i prezzi dei metalli, che stanno continuando a scendere.

Uno sguardo ai prezzi dei metalli

metalli industrialiSe prendiamo i dati della Borsa di Londra, si può constatare che il rame è sceso sotto gli $8000 per tonnellata, un prezzo che non si vedeva da febbraio dello scorso anno.

Altri prezzi dei metalli però sono in analoga fase discendente. Ad esempio il nichel ha perso quasi il 6%, lo zinco quasi il 4%. Anche alluminio e piombo sono calati. Chi sfrutta i broker scalping ha lavorato parecchio negli ultimi tempi.

 

Tra tutti i prezzi dei metalli, quello però che merita più attenzione e al tempo stesso crea più apprensione è senza dubbio il prezzo del rame. Il metallo rosso da sempre viene visto come un rilevatore dello stato di salute dell'economia globale, dal momento che è il più utilizzato in ambito industriale. Se il suo prezzo scende vuol dire che la domanda sta calando, e questo significa che l'attività industriale rallenta.

Perché calano i prezzi dei metalli?

Dietro il calo dei prezzi dei metalli c'è una situazione economica decisamente sfavorevole. La guerra in Ucraina ha alimentato l'inflazione globale, spingendo le banche centrali a mosse più aggressive sui tassi di interesse. Tutto questo però porta come conseguenza una frenata dell'economia e un avvicinamento sempre maggiore verso scenari di recessione.


A questo bisogna aggiungere il lungo periodo di lockdown vissuto dalla Cina a causa del covid. Ricordiamo che il paese del Dragone è il più grande importatore di metalli industriali, che vengono utilizzati nelle tantissime fabbriche di automobili, prodotti elettronici, case, rotaie e macchine che ci sono nel Paese.

 

Annotazione: sulle commodities si può anche sfruttare il copy trader opzioni binarie.

Gas e petrolio sono le eccezioni

Se i prezzi dei metalli industriali cadono, quelli di gas e petrolio sono cresciuti vertiginosamente. L'oro nero era giunto anche oltre i 120 dollari al barile, prima di precipitare negli ultimi giorni. Il gas è cresciuto di oltre il 80%. Ma questi due commodities rappresentano un'eccezione nel panorama, visto che su di esse incide in modo fortissimo la guerra.


Per il resto dei metalli, i prezzi sono più bassi rispetto ad inizio anno. Un caso eclatante è quello del Palladio, assai utilizzato soprattutto dalle industrie automobilistiche per i convertitori catalitici. Quest'anno il suo prezzo è sceso di oltre il 20%.