Tassi di interesse, la banca centrale della Nuova Zelanda effettua una nuova stretta

Arriva il sesto aumento consecutivo del costo del denaro in Nuova Zelanda. Al termine del meeting della scorsa notte, la banca centrale ha alzato di 50 punti base i tassi di interesse, portandoli al 2,5%. E' un livello che non si vedeva da marzo 2016.

Per combattere l'inflazione si alzano i tassi di interesse

tassi di interesseLa mossa della banca centrale della Nuova Zelanda risponde all'esigenza di contrastare l'inflazione crescente. L'ultima lettura evidenzia infatti una crescita degli 6,9% nel primo trimestre del 2022, dopo un aumento del 5,9% nel periodo precedente. È stato il più alto tasso di crescita dal secondo trimestre del 1990.

 

Il comitato di politica comunitaria ha preannunciato ulteriori aumenti in futuro, e questo fino a quando la Banca Centrale non sarà sicura di aver creato le condizioni affinché l'inflazione possa scendere verso l'intervallo target dell'1-3%.

 

Il policy-makers sono consapevoli che l'aumento dei tassi di interesse potrebbe rallentare l'economia nazionale, tuttavia al momento la priorità assoluta e combattere l'inflazione.
Gli economisti prevedono anche un altro aumento del tasso di mezzo punto ad agosto, il che lo renderebbe la politica di inasprimento più aggressiva della RBNZ da quando il tasso ufficiale di cambio è stato introdotto nel 1999.

La reazione del mercato

La decisione della banca centrale neozelandese di alzare i tassi di interesse non ha portato grande sollievo al dollaro neozleandese. La valuta nazionale infatti continua ad essere debole rispetto al Dollaro Americano, dopo aver toccato i livelli più bassi degli ultimi due anni. Il cambio NZDUSD ha infranto di recente il supporto a 0,622 ed ha ripreso a scendere, tanto che i segnali forex in tempo reale gratuiti puntano tutti contro la valuta neozelandese.

 

In questo periodo le valute considerate più rischiose sono quelle che marciano pesanti, per questo molti trader fanno una strategia scalping 1 5 minuti per sfruttare il momentum negativo. Il dollaro kiwi è penalizzato dal timore di una recessione globale, e anche dalla divergenza tra le politiche monetarie delle banche centrali. La Federal Reserve infatti è molto più aggressiva rispetto agli altri.