Mercati azionari, regna la prudenza ma Milano strappa

La cautela prevale sui mercati azionari del vecchio continente ha prevalso la cautela, in una giornata caratterizzata dall'attesissimo meeting della FED.

La banca centrale statunitense annuncerà in serata il nuovo aumento dei tassi di interesse, probabilmente per 75 punti base.

Il bilancio del giorno sui mercati azionari

borsa mercato azionarioNel vecchio continente i mercati azionari hanno strappato tutti il segno più, con il listino milanese che si mette particolarmente in evidenza, grazie alla spinta delle trimestrali.


A fine giornata Piazza Affari segna sul FTSE MIB un guadagno dell'1,52% a 21.480,7 punti. Bene anche il FTSE Italia All-Share, che termina la giornata in aumento dell'1,42%. Denaro anche sul FTSE Italia Mid Cap (+0,76%) e sul FTSE Italia Star (+0,93%).


Nel resto d'Europa i guadagni sono stati molto più contenuti. Francoforte segna +0,53%, Londra +0,57%, Parigi +0,75%, Madrid +0,7%.
Anche Wall Street avanza, grazie alle positive trimestrali di alcune big tech americane, che si possono tradare sul Pocket Option nuovo link.

I dati sul listino milanese

A testimoniare una certa vivacità che c'è stata oggi sui mercati azionari, sul listino milanese il controvalore degli scambi è stato pari a 1,66 miliardi di euro, ossia +17,29% rispetto a ieri. Anche i volumi scambiati sono cresciuti, passando da 0,47 miliardi di azioni a 0,49 miliardi di azioni.

I singoli titoli

A Piazza Affari ha brillato Nexi, la maglia rosa del giorno, con +8,9%, in scia di Worldline a Parigi in attesa dei conti che saranno pubblicati venerdì.
I conti trimestrali hanno spinto Unicredit, +8,64%, e Saipem, +5%.
Alla vigilia dei loro conti invece scappano Iveco Group (+5,12%) e St (+3,4%).
Il titolo peggiore della giornata è Pirelli, che ha chiuso le contrattazioni a -2,61%.

Gli altri asset

Sul mercato valutario intanto l'euro scambia sui valori della vigilia contro il dollaro. L'EUR-USD si aggira su 1,011, come sa bene chi negozia opzioni binarie no Esma.
L'Oro è sostanzialmente stabile su 1.719,5 dollari l'oncia, avanza in modo forte il petrolio.