Comincia nel modo migliore la settimana del mercato azionario. Le borse del vecchio continente infatti chiudono tutte in deciso rialzo.
A propiziare questo slancio è anzitutto la speranza che l'inflazione possa cominciare la discesa. A tal proposito gli investitori attendono con ansia il report sui prezzi che
martedì arriverà dagli USA.
Inoltre l'umore viene galvanizzato dalla riduzione del prezzo del gas e della notizia dall'avanzata dell'esercito ucraino, che potrebbe preludere a una fine del conflitto armato
con la Russia.
Il bilancio mercato azionario
Alla fine della giornata, il listino milanese di Piazza Affari chiude molto bene. Il FTSEMib infatti guadagna il 2,34% e chiude a 22.620
punti.
Bene anche il FTSE Italia All-Share, che segna +2,24%, e il FTSE Italia Mid Cap (+1,67%).
Se il mercato azionario italiano va bene, non sono da meno gli altri eurolistini. A Francoforte l'indice DAX chiude a +2,4%, mentre Londra guadagna l'1,66%. Corre anche Parigi a
+1,95% .
I dati di Milano
Sul mercato azionario italiano sono stati scambiati titoli per 1,77 miliardi di euro, leggermente meno rispetto a venerdì scorso.
Dei 435 titoli trattati, 250 azioni hanno portato a casa un incremento, 87 azioni hanno chiuso in ribasso mentre le altre 98 azioni del mercato azionario italiano non hanno avuto
variazioni significative.
Singoli titoli
A Piazza Affari la parte del leone la recitano i titoli bancari, in scia al rialzo dei tassi varato dalla BCE, che molti hanno negoziato sfruttando il miglior broker per scalping.
Sul tetto del FTSe Mib troviamo così Fineco (+5,03%), Bper (+4,97%) e Mediolanum (+4,17%).
Giornata positiva anche per il titolo Tim (+3,91), ma si segnala soprattutto lo scatto di Mps (+19,05%) fuori dal paniere principale.
Gli altri mercati
Tralasciando un attimo il mercato azionario, va segnalato lo spunto positivo dell'euro, che scambia ai massimi da oltre tre settimane sul dollaro a 1,013. Molti hanno negoziato
questo cambio su quotex opzioni binarie.
Cala il prezzo del gas naturale sulla piattaforma Ttf di Amsterdam a 191 euro al MWh, mentre il petrolio Wti risale a 88,2 dollari e il Brent a 94,3 dollari.