Investitori prudenti, le borse europee chiudono in calo

Sui mercati azionari europei gli investitori si sono mossi con prudenza, badando ai realizzi.
A indurre questo atteggiamento sono le notizie giunte dalla Cina, dove sono in corso proteste e rivolte contro il governo di Xi Jiping e la sua politica 'zero Covid'.
Inoltre in Europa la numero uno della Bce, Christine Lagarde, ha avvertito che per combattere l'inflazione serviranno altri ritocchi dei tassi, anche perché la corsa dei prezzi probabilmente non ha ancora raggiunto il suo picco.

Il bilancio per gli investitori

investitoriAlla fine della sessione di mercato, la Borsa di Milano chiude in calo (-1,12%). L'indice Ftse Mib scende così a 24.440 punti. Si muove poco invece il FTSE Italia All-Share, mentre scende il FTSE Italia Mid Cap (-0,52%); sotto la parità anche il FTSE Italia Star (-0,43%).


Segni rossi anche nel resto d'Europa. A Francoforte Dax notizie evidenziano che ha terminato con -1,09%, Parigi ha ceduto lo 0,6%, Londra ha perso lo 0,07%.
Chiude molto negativa anche la borsa di Wall Street.

I numeri di Milano

Gli investitori hanno scambiato un controvalore di titoli per 1,48 miliardi di euro, in rialzo rispetto agli 1,37 miliardi della vigilia. I volumi si sono attestati a 0,37 miliardi di azioni, rispetto ai 0,43 miliardi precedenti.
Riguardo ai singoli titoli, a Piazza Affari hanno brillato Iveco (+1,47%) e Leonardo (+0,84%), grazie alle commessa in Brasile.


Forti ribassi invece sui titoli oil. Saipem ha archiviato la seduta a -3,32%, Tenaris -2,72% ed ENI -1,96%.
Male anche TIM (-1,2%) per via delle incertezze sul futuro della compagnia.

Gli altri mercati

Andamento ondivago per l'euro, che prima raggiunge i massimi di 5 mesi, ma poi inverte bruscamente la rotta perché gli investitori hanno cominciato a chiedere beni rifugio. Il prezzo si avvicina alle nuvole Kumo, quelle della ichimoku cloud strategia.
L'Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,63%. Perde terreno il petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scambia a 75,62 dollari per barile, con un calo dello 0,87%.