Per i mercati azionari è stata una giornata molto negativa. Gli investitori risentono dei timori riguardanti i negoziati sul debito Usa, che ancora non fanno
passi avanti, avvicinando così il pericolo default (potrebbe il scattare l'1 giugno).
Ad appesantire ulteriormente il sentiment del mercato è il dato sull’inflazione britannica che ha deluso le attese. Così torna a crescere l'incertezza sulle prossime mosse delle
banche centrali.
Il bilancio per gli investitori
Alla fine della giornata i mercati europei hanno bruciato 227 miliardi di capitalizzazione. Gli investitori hanno fatto vendite su tutte le piazze del vecchio continente.
A Milano l'indice FTSE Mib chiude in netto calo a -2,39%, scivolando a 26.524 punti. Sulla stessa linea il FTSE Italia All-Share, in forte calo del 2,36%.
E' nero il panorama nel resto del continente. A Francoforte l'indice DAX perde l'1,92% e si allontana sensibilmente dalla soglia dei 16mila punti. Parigi perde l'1,7%, Londra l'1,75% con il Ftse100. Scendono anche Amsterdam -1,55% e Madrid -1,07%.
Cosa è successo a Milano
Nel FTSE Mib c'è solo un titolo che ha catalizzato gli acquisti da parte degli investitori, ossia Mediobanca. Il titolo sale di 1,92% dopo la presentazione del nuovo piano industriale. Si salvano anche Tenaris +0,24% ed Eni +0,03%, grazie all'aumento del petrolio (ma non Saipem, -4,53%).
Gli altri titoli del listino milanese accusano tutti perdite più o meno pesanti.
Il peggiore del giorno è Banca MPS, -7,10%, ma nel settore bancario sono ampiamente negative anche Bper -4,29% e Unicredit -4,19%. Titoli che possono essere negoziat anche con alcuni broker opzioni binarie Italia.
Scivolano pesantemente anche STMicroelectronics -5,42% e Pirelli -5,03%. Leonardo arretra del 4,99%, penalizzato secondo alcuni osservatori dal braccio di ferro sul debito Usa, con il rischio che
vengano a mancare risorse anche per gli armamenti.
Gli altri mercati
Sul mercato valutario, il cambio tra Euro e Dollaro USA rimane sotto 1,08, mentre gli investitori mostrano cautela sull'oro (che sta scivolando in basso nel canale di Donchian channel).
Tra le materie prime corre il petrolio, con i future di Brent e Wti in rialzo del 2%. Una bella spinta ai prezzi è venuta dal calo settimanale delle scorte Usa.