Costo del denaro, svolta in Giappone: torna in territorio positivo

Giornata importante per il Giappone, dove la banca centrale ha riportato il costo del denaro in territorio positivo, come non accadeva da molti anni.
Al termine del meeting di politica monetaria, la BoJ ha infatti deciso di alzare i tassi di interesse allo 0,25% (l'incremento è stato di 25 punti base), livello più elevato dal lontano 2008.

La Bank of Japan e il costo del denaro

costo del denaroLa decisione della BoJ nasce dalle difficoltà che sta affrontando l'economia e dalla debolezza dello Yen, in un contesto nel quale l'inflazione sta scendendo verso l'obiettivo del 2%.


Per questo l'istituto - oltre ad alzare il costo del denaro - ha anche deciso di avviare un graduale ritiro delle misure di quantitative easing. La banca ridurrà gli acquisti mensili di titoli di Stato giapponesi (JGB) fino a 3 trilioni di yen al mese entro il primo trimestre del 2026, riducendo i suoi acquisti di circa 400 miliardi di yen a trimestre.

Potrebbero esserci altri interventi

Va tuttavia precisato che se le prospettive per l’attività economica e i prezzi si realizzeranno, la Bank of Japan si è detta pronta a continuare ad adeguare il grado di accomodamento monetario. Proprio questo approccio aggressivo ha spinto lo Yen sul mercato valutario.

 

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La reazione del mercato

Dopo la decisione sul costo del denaro, il cambio USDJPY è scivolato intorno a 150,3, andando a testare la Ema200 e il limite superiore delle Bollinger bands. Nel corso del mese di luglio, la valuta nipponica ha avuto un guadagno di circa il 7% rispetto al biglietto verde americano.
Intanto il rendimento dei titoli di Stato a 10 anni del Giappone è salito a circa l’1,04%, rimbalzando dal minimo di un mese.

L'outlook economico

Per quanto riguarda l'outlook economico, secondo la BoJ l’inflazione core, quella che esclude le componenti più volatili, scenderà intorno al 2,5% (meno delle previsioni di aprile del 2,8%) e arriverà intorno al 2% per gli anni 2025 e 2026.
Per quanto riguarda la crescita economica, la banca centrale ha tagliato le previsioni per il 2024 (dallo 0,8% allo 0,6%). Per i prossimi due anni invece ha banca ha mantenuto le previsioni sul PIL all'1,0%.