Tassi di interesse, tutto secondo copione per la BCE

Il meeting di politica monetaria della Banca Centrale Europea si è concluso esattamente come si aspettavano i mercati finanziari. L'istituto di Francoforte infatti ha effettuato il secondo taglio al costo del denaro, anche questa volta di 25 punti base.

La mossa della eurotower sui tassi di interesse

tassi di interesse bceLa sforbiciata effettuata nella riunione odierna porta il tasso sui depositi al 3,5%. Contemporaneamente la Banca Centrale Europea ha tagliato anche i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale, portandoli a 3,65%, e quello sulle operazioni di rifinanziamento marginale, che scendono al 3,90%.


L'istituto centrale europeo ha potuto effettuare questa nuova sforbiciata ai tassi di interesse grazie al calo ulteriore dell'inflazione, che nell'ultima rilevazione è risultata al 2,2%, ossia il livello più basso degli ultimi tre anni.

 

Come ha precisato la presidente Lagarde al termine della riunione di politica monetaria, la BCE rimane determinata ad assicurare il ritorno dell'inflazione all'obiettivo del 2%. A tal fine le future manovre sui tassi di interesse dipenderanno dai dati macro che arriveranno di volta in volta.

L'outlook su inflazione

Il principale dato che la BCE guarderà per decidere le prossime mosse è quello sull'inflazione. Confortano gli indicatori che anticipano il trend, perché prospettano ulteriori discese in futuro. A tal proposito, le proiezioni riguardo al dato complessivo per il 2024 e il 2025 sono state confermate rispettivamente al 2,5 e 2,2%.

 

Nel breve periodo tuttavia si prevede una lieve impennata dei prezzi. Tuttavia il tasso di inflazione core è previsto leggermente più in alto sia per il 2024 che per il 2025. Secondo la BCE, le pressioni inflazionistiche interne sono ancora elevate a causa dell'aumento dei salari. Tuttavia la moderazione del costo del lavoro e dei profitti delle imprese contribuisce ad attutire il suo impatto.

La reazione del mercato

Dopo la decisione della BCE sui tassi di interesse, l'euro ha guadagnato solo leggermente terreno rispetto al Dollaro. Il cambio EURUSD resta oltre la soglia di 1,10, vicino alla linea centrale delle Bollinger bands. Ad impedire ulteriore slancio da parte della valuta unica è il dato sull'inflazione reso noto ieri negli Stati Uniti, che ha raffreddato la possibilità che la Federal Reserve (che si riunirà settimana prossima) possa effettuare un taglio al costo del denaro superiore a 25 punti base.