Mercati europei in ordine sparso. Piazza Affari in ribasso

Giornata a tinte miste per le Euroborse, mentre i mercati attendono il meeting della Bce di giovedì (probabile un taglio da 25 punti base). Nel frattempo le trimestrali delle banche americane continuano a fornire indicazioni positive. Dopo JPMorgan e Wells Fargo, anche di Citigroup, Bank of America e Goldman Sachs hanno superato le aspettative.

La giornata vissuta dai mercati

mercatiA Piazza Affari l’indice Ftse Mib archivia la seduta in calo dello 0,29% a 34.578,45 punti. Sulla stessa linea, si è mosso al ribasso il FTSE Italia All-Share, che ha perso lo 0,25%, chiudendo a 36.738 punti.

 

I mercati del resto d'Europa chiudono a tinte miste, con Parigi maglia nera a -1,05%. Male anche Francoforte -0,11% e Londra -0,52%. Sale invece Madrid mentre il DAX di Francoforte chiude piatto dopo aver toccato un nuovo primato storico.  L’indice Euro Stoxx 50 chiude in ribasso dell’1,8%.
Intanto viaggiano in calo anche i mercati azionari a stelle e strisce.

I numeri di Milano

Alla chiusura di Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi è stato pari a 2,97 miliardi di euro, con un incremento del 29,47%, rispetto ai precedenti 2,3 miliardi di euro. I volumi scambiati sono passati da 0,46 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,56 miliardi.


Sul listino milanese brillano Telecom Italia (+2,1%), Hera (+1,9%) e Unipol (+1,8%). Sono in buona evidenza anche le utility, come Hera +1,94%, Terna +1,05%, A2a +1,31%.
Sui mercati i titoli oil sono stati penalizzati dal crollo del petrolio: arretra Eni (-2,7%). Male anche i titoli tech, con Stm (-3,2%), il cui Money Flow index indicatore MFI evidenza un forte slancio al ribasso.

Gli altri mercati

Sul fronte valutario, l'Euro / Dollaro USA è sostanzialmente stabile e si ferma su 1,09. L'indice del dollaro invece è sceso leggermente intorno a 103, ma è rimasto vicino al livello più alto in oltre due mesi (se volete negoziare la valuta, ricordatevi sempre di fare l'analisi fondamentale forex oltre che quella tecnica).


Fra le materie prime, il petrolio perde quasi il 5% mentre l’oro risale oltre i 2.660 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, sensibile miglioramento dello spread che raggiunge quota +120 punti base, con un decremento di 8 punti base, con il rendimento del BTP a 10 anni che si posiziona al 3,45%.