Giornata positiva per gli investitori, che fanno compere sulle principali borse d'Europa. La migliore peraltro è Milano, che strappa un guadagno di circa un punto
percentuale.
A tenere alto l'umore sono le indiscrezioni riguardo un possibile approccio soft di Trump sui dazi, mentre sempre dagli USA si attende con interesse il dato sull’inflazione Usa,
che farà capire meglio le prossime mosse sui tassi della FED.
Il bilancio del giorno per gli investitori
Alla fine della giornata, Piazza Affari ottiene la performance migliore d'Europa. L’indice Ftse Mib chiude in rialzo dello 0,93% sopra la soglia dei 35mila punti. Bene anche il FTSE Italia All-Share, che termina la giornata in aumento dello 0,85%. Sui livelli della vigilia il FTSE Italia Mid Cap (-0,04%) e il FTSE Italia Star (+0,06%).
Nel resto del vecchio continente, gli investitori spingono l’indice Euro Stoxx 50 in rialzo dello 0,5%, così come guadagnano il Dax tedesco (+0,57%), il Cac40 francese (+0,25%) e
l’Ibex35 spagnolo (+0,56%).
I numeri diMilano
Alla chiusura della giornata, risulta che il controvalore di titoli scambiati dagli investitori è stato pari a 2,88 miliardi di euro, +13,63% rispetto a ieri. I volumi scambiati sono passati da 0,43 miliardi di azioni della seduta precedente a 0,68 miliardi.
Sul listino principale brilla Intesa Sanpaolo (+2,78%) dopo la firma dell'intesa con Confindustria per sostenere le imprese. Bene anche le altre banche come Banca Popolare di
Sondrio (+2,48%), BPER (+2,28%). In salita anche Pirelli (+2,16%) grazie all'upgrade di Goldman Sachs che spinge versol'alto anche gli indicatori di volume trading del
titolo.
I risultati migliori delle attese spingono Brunello Cucinelli (+2,01%).
Sul fondo del listino finisce invece Nexi -6,84%, dopo il downgrade daparte di Morgan Stanley.
Gli altri mercati
Giornata lievemente più favorevole per l’obbligazionario, mentre il dollaro allenta un po’ la sua morsa sulle altre valute. Il cambio EUR/USD sale verso 1,03 e si allontana dalla
banda inferiore del belkhayate centre of
gravity cog.
Scendono anche i prezzi del petrolio, nella prospettiva di una tregua in Medio Oriente, con Hamas che avrebbe accettato un accordo.