Mercato del lavoro: in 7 mesi 805mila assunti in più rispetto alle cessazioni

Nel settore privato le assunzioni nei primi mesi del 2016 sono state molte di più delle cessazioni di rapporto. Per la precisione, 805mila in più. E' il dato che comunica l'Inps. Un risultato peggiore rispetto a quello dello scorso anno (furono +938mila) ma migliore rispetto a quanto registrato nello stesso periodo del 2014 (+703mila).

I dati del mercato del lavoro

Per quanto riguarda le assunzioni, complessivamente sono state il 10% in meno dello scorso anno: 3.428.000, con una riduzione di 382mila su anno.

 

Vengono incluse nel dato Inps anche le assunzioni stagionali, che sono state 408mila. Il calo degli assunti riguarda sostanzialmente i contratti a tempo indeterminato, e va correlato in parte con il maggior numero di assunzioni a tempo indeterminato avuto nel 2015. In quel periodo ce ne furono tante per via dell'abbattimento integrale dei contributi a carico del datore di lavoro per tre anni. Nell'ultimo periodo, invece, anche le trasformazioni da tempo determinato a indeterminato si sono decisamente ridotte: -36,2%.

 

Quindi il passaggio logico è chiaro: senza sgravi oppure con sgravi ridotti, la spinta alle assunzione a tempo indeterminato si riduce notevolmente.

La nuova legge di stabilità 2016 ha previsto una nuova forma di incentivo per alimentare le assunzioni a tempo indeterminato oppure le trasformazioni di rapporti. questa misura consente di abbattere i contributi previdenziali a carico del datore di lavoro in misura pari al 40% (entro il limite annuo di 3.250 euro) per un biennio dalla data di assunzione.

 

Se facciamo un confronto tra il peso delle assunzioni con agevolazioni del 2015, e quelle nei primi mesi del 2016 con il nuovo quadro agevolativo, vediamo un dato interessante. Infatti gli agevolati nel 2016 rappresentano il 32,3% del totale delle assunzioni/trasformazioni a tempo indeterminato, mentre nel 2015 questa percentuale era stata pari al 60,8%.