Inflazione USA in focus questa settimana sui mercati finanziari

Nella settimana che è appena cominciata, il calendario economico non presenta grandi spunti. Le aspettative di inflazione negli Stati Uniti e i dati sulla disoccupazione di diversi paesi saranno il piatto forte, così come gli aggiornamenti sui prezzi alla produzione.
Degni di nota anche il PIL mensile e i dati commerciali del Regno Unito, nonché i dati sulla produzione industriale dell’Eurozona.

Negli USA il dato clou è l'inflazione

mercatiCome al solito, dagli Stati Uniti arriverà un fiume di dati macro, il più interessante dei quali è senza dubbio quello relativo al tasso di inflazione.


L’inflazione complessiva è destinata a restare invariata al 3,1% a febbraio, mentre il tasso core dovrebbe scendere al 3,7%, il livello più basso da aprile 2021. Su base mensile, si prevede che sia il tasso principale che quello core aumenteranno rispettivamente dello 0,4% e dello 0,3%.

L'inflazione e la FED

Questi dati potrebbero consolidare l'idea che la FED effettuerà il primo taglio dei tassi di interesse a giugno. Ciò del resto sta già indebolendo il dollaro Usa, con l’indice del dollaro che si è mantenuto intorno a 102,7, attestandosi vicino ai livelli più bassi da metà gennaio (e minacciando l'uscita dal pattern pennant trading).

 

Sempre dagli USA arriveranno i dati sulle vendite al dettaglio (che dovrebbero salire invertendo parzialmente il calo di gennaio) e quelli sull’attività industriale (che dovrebbe rimanere invariata dopo una contrazione dello 0,1%). Inoltre, aspettiamo di conoscere l'indice della fiducia dei consumatori del Michigan, i prezzi alla produzione e al commercio estero.

I report dall'Europa

Nel vecchio continente verranno pubblicati i dati finali sull’inflazione per Germania, Francia e Italia, mentre si prevede che l’attività industriale nell’Eurozona diminuirà a seguito due mesi consecutivi di crescita.


Gli investitori dovranno tenere d'occhio anche i prezzi all'ingrosso della Germania, le vendite al dettaglio e i dati sul commercio estero dell'Italia, l'indice di fiducia dei consumatori della Svizzera, nonché il tasso di disoccupazione della Turchia e i numeri della produzione industriale.


Intanto dal Regno Unito arriveranno gli aggiornamenti sul PIL, la produzione industriale, la bilancia commerciale e il rapporto sull’occupazione.

Il resto del mondo

Nel resto del mondo, ci sarà in Cina l'annuncio del tasso di prestito a medio termine a un anno da parte della Banca Popolare Cinese, nel contesto della crescente attesa di un possibile taglio del tasso.

 

Intanto i primi dati della settimana sono arrivati dal Giappone. Il PIL del paese è cresciuto rispettivamente dello 0,4% e dello 0,1% su base annua e su base trimestrale, meglio delle aspettative. Questo rafforza le speculazioni secondo cui la Bank of Japan potrebbe iniziare presto ad aumentare i tassi di interesse, e ciò spiega perché lo yen giapponese si è apprezzato oltre quota 147 per dollaro (come ben sa chi adotta forex intraday strategie), raggiungendo i livelli più alti da oltre un mese.