Petrolio, l'Iran annuncia contratti per 10 miliardi di dollari entro il 2016

Il petrolio iraniano torna a far discutere. Secondo quanto annunciato dal viceministro del Petrolio e amministratore delegato della Compagnia nazionale del petrolio iraniana (Nioc), Ali Kardor, entro la fine dell'anno i contratti nel settore petrolifero e del gas siglati dall'Iran, arriveranno a un valore di circa 10 miliardi di dollari.

 

Parlando ai media iraniani inoltre, il viceministro ha sottolineato che si avvicina la firma di altri contratti per lo sviluppo di 3 giacimenti di petrolio e di gas. Presto si comincerà a selezionare i possibili partner per lo sviluppo dell'industria petrolifera nazionale.

L'Iran e la produzione del petrolio

Come è noto, la produzione del greggio da parte dell'Iran è uno dei nodi cruciali da affrontare sul mercato petrolifero. I paesi OPEC e la Russia stanno cercando di lavorare in modo congiunto per giungere ad un congelamento della produzione. Il problema vero del mercato dell'oro nero, infatti è proprio in un surplus enorme che caratterizza il settore da diversi anni.

 

Tuttavia, al momento Teheran non sembra per nulla allettata dall'idea di frenare la propria capacità in ragione di un aumento e stabilizzazione del prezzo. Anzi, secondo le disposizioni del sesto piano di sviluppo nazionale, il paese si muove per attirare circa 134 miliardi di dollari (ovvero 119,37 miliardi di euro considerando il cambio dollaro euro di oggi) di investimenti proprio per poter raggiungere i suoi obiettivi di aumento della produzione.

 

Gli investimenti serviranno soprattutto per la ricostruzione e la modernizzazione di impianti petroliferi esistenti. La compagnia nazionale iraniana, ad oggi ha già siglato 7 accordi riservati con società asiatiche ed europee, per l'espansione dei giacimenti di petrolio e gas. Dopo la revoca delle restrizioni, la produzione iraniana sta ritornando nuovamente vicino ai livelli del passato.

 

C'è inoltre un altro dato interessante riguardo la produzione di greggio da parte di Teheran. Le esportazioni in India hanno raggiunto in agosto il livello più alto degli ultimi 15 anni: 570 mila barili al giorno. Più del 10% di quanto registrato a luglio. Prima delle sanzioni imposte dalla comunità internazionale contro il programma nucleare iraniano, Teheran era il secondo più importante fornitore di petrolio dell'India, posizione ora ricoperta dall'Iraq.