Forex: sterlina sempre più giù. Adesso le aziende temono la Brexit

La Brexit ha cominciato a far sentire concretamente i suoi effetti, con la sterlina che sta scivolando pesantemente, tanto che ha raggiunto il minimo sul dollaro da 31 anni. Il crollo ha fatto seguito all'annuncio del primo ministro britannico Theresa May, che ha dato il via ufficialmente al divorzio dall'Unione europea. Non solo, la May ha anche criticato la politica monetaria troppo espansiva della Bank of England, mettendo in bilico anche il futuro del governatore Mark Carney.

La Brexit fa male solo alla sterlina sul forex

A pagare di tutto questo, finora è stata la sterlina. Mentre i dati macro dimostrano che l'economia in generale non ha patito molto, la sterlina è scivolata verso il fondo. La valuta britannica oltre che nei confronti del dollaro, è vicina ai minimi record anche nei confronti delle altre valute. Basta guardare al grafico di un broker come Plus 500 (spread e condizioni li trovate qui) per verificare il trend ribassista della valuta britannica.

 

La svalutazione della sterlina, finora non era dispiaciuta a nessuno, perché aveva sorretto l'aumento delle esportazioni e ridato agli inglesi quel senso di controllo sulla propria economia e il proprio destino. Tuttavia le implicazioni negative cominciano a farsi vedere. Il Regno Unito ha dovuto concedere la posizione di quinta economia al mondo alla Francia.

 

C'è poi un timore delle aziende riguardo i contenuti dei negoziati di uscita dalla UE. Più di 5mila aziende nelle City beneficiano dei diritti di passaporto finanziario e ad altri servizi erogati ai mercati Ue, in cambio di controlli sull’immigrazione. Una "hard Brexit" potrebbe farli perdere.

 

Peraltro la hard Brexit potrebbe poi portare a un innalzamento di barriere doganali, che di fatto sterlizzerebbe gli effetti positivi della svalutazione sulle esportazioni. Il quadro, insomma, è molto nebuloso e potrebbe avere degli scossoni dei prossimi mesi.