Wall Street punisce Twitter: crollo dopo la fuga dei possibili acquirenti

Comincia ad essere sempre più nebulosa la situazione di Twitter. Il colosso che cinguetta è da tempo finito sul mercato, e nel corso degli ultimi mesi sono stati accostati all'uccellino blu molti possibili acquirenti. Finora, però, di fatti concreti se ne sono visti pochi, e così su Wall Street il titolo è andato in picchiata.

Era stato anche determinato un possibile prezzo per l'acquisto, quantificato in 16-18 miliardi di dollari, che al secondo la quotazione euro dollaro di oggi sono circa 16-18 miliardi di euro).

Il titolo va giù a Wall Street

Settimana scorsa era stato smentito l'interesse di Google per il colosso del social network, ma piano piano anche altri pretendenti si sono defilati. Nel weekend l'agenzia Bloomberg ha tolto dalla corsa anche Disney, Salesforce, Microsoft e Apple. Un fuggi fuggi generale che ha avuto come conseguenza il crollo del titolo in borsa a Wall Street, travolto da un'ondata di vendite.

 

Alla fine della settimana, Twitter ha mostrato un tonfo di circa 12 punti percentuali. E' sceso fino a 17,40 dollari, tornando cioè verso i valori minimi del 2016 che erano stati toccati a 14,01 dollari. Ben diversa era la situazione appena un paio di giorni prima, quando sulla scia delle voci di cessione, l'azione del celebre social network aveva raggiunto a Wall Street i massimi del 2016 a 24,87 dollari.

Chi ha fatto trading convinto di avere una strategia vincente per opzioni binarie 60 secondi, probabilmente avrà dovuto rivederla dopo un'oscillazione simile. Qualcun altro invece avrà fatto grossi guadagni.

 

Della presunta coda di investitori fuori alla porta, alla fine non è rimasto nessuno. E adesso ci si interroga su quale potrà essere il futuro di una compagnia che vive un declino costante da diverso tempo.

Tra tutti i pretendenti, quello che pareva avanti nell'operazione era Disney. Secondo le indiscrezioni, il gruppo dei cartoons aveva addirittura incaricato un advisor per elaborare l'offerta. Ad alimentare queste voci, c'è il fatto che Jack Dorsey, il co-fondatore di Twitter, siede da tre anni nel cda della Disney.