Dollaro, due fattori spingono in alto il biglietto verde

La FED e Hillary Clinton spingono il dollaro, che guadagna nel Forex market altro terreno sui mercati valutari. L'euro è sceso nei confronti del biglietto verde fino a 1,1116 dollari, rispetto al 1,1160 fissato ieri come cambio dalla Banca Centrale Europea.

 

C'è una doppia spinta a trainare il biglietto verde. La prima è quella di una aspettativa di rialzo dei tassi entro fine 2016. I futures sui Fed Funds implicano attualmente il 68% di probabilità di un rialzo del costo del denaro a dicembre. Era dal mese di giugno che non si registrava una aspettativa simile, ed erano sotto il 50% meno di un mese fa.

 

Oggi i fari sono puntati sul discorso di Charles Evans, presidente della Fed di Chicago, e anche Neel Kashkari, a capo della Fed di Minneapolis. Proprio da questi interventi, i mercati sperano di capire di più su un eventuale rialzo dei tassi entro la fine del 2016.

Finché non ci saranno maggiori certezze, la volatilità nei forex market è destinata comunque ad essere elevata. Ecco perché per i trader alle prime armi è meglio sfruttare i Forex bonus senza deposito offerti da diversi broker.

 

Pagano l'ascesa del biglietto verde i metalli preziosi. L'oro con consegna immediata è scambiato a 1.255,70 dollari segnando un calo dello 0,3%, male anche l'argento.

 

A sostenere il dollaro c'è però anche un altro fattore, ovvero le presidenziali USA. La vittoria di Hillary Clinton alle elezioni è data per molto probabile, visto che secondo i sondaggi la candidata democratica si è aggiudicata anche il secondo dei tre dibattiti televisivi con Donald Trump.

 

I mercati vedono molto positivamente l'elezione della Clinton. Anche se in realtà sarebbe meglio dire che vedono malissimo un eventuale successo di Trump. Il magnate americano infatti è visto come potenziale fattore di turbolenza per l'economia, cosa che non piace affatto ai mercati.