all’ingresso di Palazzo Chigi. Le sentenze che danno loro ragione sono state inascoltate dal governo. Nel concorso bandito nel 2004-05 per dirigenti di seconda fascia alla presidenza del Consiglio, sono risultati vincitori. Titoli e competenze perfette. Siete idonei. Ma non assunti.
Le condanne non rispettate dal Governo
Perché? Dopo che qualcuno è stato chiamato nel 2008, per gli altri il meccanismo si è fermato, perché bisognava attendere che si creassero dei vuoti da colmare.
Però, malgrado i vuoti piano piano emergano, per gli ultimi 18 vincitori del concorso la chiamata non arriva. Nel 2012 infatti, quando era premier Mario Monti, a causa dei tagli molti posti ricoperti dai dirigenti restano senza padrone. Il problema è che invece di riempire i successivi buchi di organico attingendo alla graduatoria degli idonei, il Governo, che intanto è passato a Matteo Renzi, va alla grande con le chiamate dirette.
Va be' - penserete - magari hanno chiamato qualcuno che fosse più idoneo. Mica tanto, visto che una laureata in Lettere viene assunta per un posto per il quale il concorso richiedeva la capacità di coordinare le leggi nuove con le vecchie e soprattutto con quelle dell’Unione europea. Insomma, qualcosa che con la laurea in Lettere non c'entra una mazza.
Finora non sono servite a nulla due sentenze del TAR e una del Tribunale del Lavoro, che peraltro erano tutte immediatamente esecutive, quindi imponevano l'assunzione immediata. E non è servita neppure una diffida legale ad adempiere alla sentenza.
Finita qui? No. Perché la beffa atroce è dietro l'angolo. Le graduatorie di concorsi vinti da questi 18 scadranno il 31 dicembre 2016.