Yuan sempre più giù. Ai minimi sul dollaro da settembre 2010

Il periodo nero dello Yuan cinese continua, così come continuano i timori riguardanti lo stato di salute dell'economia del paese del Dragone (la cui crescita è del 6,7%). La valuta cinese continua a scendere contro il dollaro, nei confronti del quale ha toccato i minimi dal settembre 2010. La banca centrale ha fissato la parità sul biglietto verde a 6,7690, ovvero meno 132 punti base rispetto a quella che era stata la chiusura venerdì scorso.

La situazione dello Yuan

A pesare sulla valuta orientale sono soprattutto le aspettative circa l'aumento dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve. Uno scenario che dovrebbe verificarsi a dicembre, e che gli analisti stimano probabile al 68%. A questo si aggiunge la forza del dollaro.

 

Inoltre - come sottolinea Bloomberg - la debolezza dello Yuan ha creato un effetto domino su altre valute asiatiche (come il won sud-coreano, il dollaro di Taiwan e il ringgit malese) che sono anche loro in calo sul dollaro.

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Secondo gli economisti, le prospettive riguardo la valuta nipponica non sono rosee. Non dovrebbero esserci miglioramenti di qui a breve, anzi.  Secondo la Banking Group Ltd «non sembrano esserci segnali di un intervento concertato per arginare la debolezza dello yuan». SocGen inoltre segnala un possibile calo della valuta cinese nei prossimi 2 o 3 mesi, mentre dello stesso avviso è Deutsche Bank, secondo la quale tra novembre e gennaio ci sarà un'accentuazione dello stress a causa della domanda stagionale per i dollari in Cina.