Mercati e concorrenza: Google respinge le accuse dell'Antitrust UE

Continua lo scontro tra Google e l'Unione Europea, che ha accusato il colosso di Cupertino di aver provocato effetti distorsivi della concorrenza con il sistema Android, che avrebbe creato una fattispecie di abuso di posizione dominante. Secondo le accuse mosse dalla Commissione, che ha già aperto una procedura formale, il colosso americano avrebbe obbligato i produttori di smartphone ad installare Google Search e renderlo il motore di ricerca pre-definito.

Google non ci sta e parla di mercato

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La risposta di Google all'Antitrust però è secca: non solo il sistema operativo nato nel 2007 non ha distorto la concorrenza, ma addirittura l'ha accresciuta, dal momento che ha dato agli sviluppatori di app un sistema "stabile e coerente" per lavorare, e inoltre ha sempre dato ai produttori di smartphone piena libertà di preinstallare le sue app oppure no.

 

Questo dice una lettera inviata dal vicepresidente di Google Kent Walker agli uffici della Commissaria Ue alla concorrenza, Margrethe Vestager. Non solo. Google ha anche aggiunto che l'89% di coloro che hanno risposto all'indagine di mercato avviata dalla Commissione, ha confermato che esiste una competizione tra Android e Apple. Il che fa cadere l'idea di una posizione dominante.

 

Gli attriti tra l'azienda di Mountain View e l'Unione Europea hanno radici lontane, visto che non è la prima volta che si giunge ad uno scontro. Nel 2010 infatti cominciò un braccio di ferro relativo al funzionamento del motore di ricerca e sulla presunta promozione dei propri stessi servizi da parte di Google.

 

Il colosso di Cupertino comunque è in ottima compagnia. Anche Microsoft ha avuto le sue belle grane con la UE, che gli inflisse una multa da 899 milioni di euro , sempre per abuso di posizione dominante. Nel 2009 era stato il turno di Intel, il produttore di microchip, che invece si beccò una sazione da un miliardo di euro, sempre per abuso di posizione dominante.