Mercato valutario, il taglio del tasso non aiuta il dollaro neozelandese

Per la seconda volta nel giro di pochi mesi, la Nuova Zelanda taglia il taso di interesse. Era infatti già accaduto lo scorso mese di agosto, quando era stato portato al 2%, e si è ripetuto nel corso di questa settimana quando è stato tagliato al 1,75%.

Era comunque una mossa abbondantemente attesa, quella della RBNZ, visto che il Governatore Graeme Wheeler proprio in occasione del taglio estivo aveva anticipato la possibilità che ne sarebbe stato fatto un altro. L'ulteriore allentamento della politica monetaria neozelandese quindi non ha colto di sorpresa nessuno.

Il dollaro non decolla nel mercato valutario

Tuttavia, malgrado questo intervento il dollaro NZD si è mosso al ribasso nel forex market, tanto dell'euro quanto del dollaro, chiudendo la settimana rispettivamente a -0,99% e -1,35% (dati della piattaforma AvaTrade conto demo).

 

Va detto che nei mesi precedenti, però, la valuta neozelandese si era apprezzata parecchio e questo ha aumentato i molti segnali di trading gratis che puntavano su una forte inversione dopo l'esito delle elezioni americane.

Consiglio: prima di operare nel Forex market dovete imparare alcuni principi che riguardano il mercato valutario

L'effetto Trump , quindi, per il momento non s'è visto ed è plausibile che se sei vedrà sarà molto blando. Questo contraddice chi si attendeva, in caso di vittoria presidenziale del Tycoon, una possibile rottura dei massimi massimi e la risalita verso nuovi livelli record per il NZD.

 

Intanto il Governatore Wheeler ha negato che l'ulteriore intervento sia una conseguenza dell'elezione del nuovo presidente USA, visto che si tratta di una misura preannunciata da agosto. Tuttavia ha sottolineato che l'ascesa di Trump conferma che la RBNZ ha compiuto la scelta giusta.