Business: Trump bocciato dalla Cina, il marchio col suo nome ce l'ha già un'azienda di Liaoning

La Cina rifila il primo duro colpo a Donald Trump. Ma qui non si parla di politica, bensì di business. Infatti dalle autorità cinesi è arrivato uno stop al tycoon e neopresidente USA riguardo la sua intenzione di esportare il marchio che porta il suo nome in Oriente.

Il motivo è che un marchio Trump esiste già, e appartiene a un'azienda cinese che si occupa di edilizia. Questa impresa si trova a Liaoning, a Nord della Repubblica cinese, ed è stato registrato nel 2006 ovvero 2 settimane prima che il tycoon americano chiedesse di registrare un marchio a suo nome.

Trump e la Cina: la battaglia per il business

Il ricorso presentato dal nuovo presidente americano è stato quindi bocciato, perché la registrazione di "Trump" da parte dell'azienda cinese fa esplicito riferimento al settore delle costruzioni edili nel settore residenziale e alberghiero. Ovvero le stesse nelle quali il miliardario USA opera da anni.

 

Trump ha presentato ricorso più volte in giudizio, ma gli è sempre andata male. L’ultima volta che ha provato ad avere ragione è stato nel 2015, un paio di giorni dopo la decisione di scendere in campo per le presidenziali. L’Alta Corte di Pechino però ha detto ancora una volta no, peraltro condannado il nuovo presidente americano a pagare le spese legali.

 

A seguito di queste ripetute bocciature, il tycoon americano se vorrà fare business in Cina sarà costretto a trovarsi un nuovo marchio, anche se un anno fa ha avviato la procedura per registrare lo stesso ma con lettere maiuscole, ovvero TRUMP. In via provvisoria è stato accettato.