Banche: Moody's affonda l'Italia. Rating tagliato da "stabile" a "negativo"

La scure di Moody's si abbatte sulle banche italiane. Il colosso del rating ha infatti tagliato l'outlook delle banche italiane, portandolo da "stabile" a "negativo". La decisione riflette lo stesso intervento che Moody's ha fatto riguardo al rating sovrano dell'Italia, che poi ha avuto un effetto domino nei confronti di tutte le società che hanno bond quotati sui mercati internazionali.

Moody's e il duro colpo alle banche

Moody's punta il dito sull'incertezza politica che si è venuta a creare dopo la vittoria del NO al referendum costituzionale dello scorso 4 dicembre. Tuttavia pesa anche la perdita di redditività ed erosione del capitale delle banche italiane, che l'agenzia di rating si aspetta nei prossimi 12-18 mesi. 

 

Secondo la compagnia, infatti, le banche italiane sono più fragili delle "colleghe" europee, soprattutto a causa del peso dei crediti deteriorati sul totale degli impieghi (16,4%, cioè tre volte la media europea). Il processo che porterà alla riduzione di queste sofferenze si ritiene che richiederà molto tempo e comunque avverrà in modo graduale, per cui nel breve periodo il peso dei crediti deteriorati continuerà a pesare sui bilanci e sulla solidità del capitale.

 

Inoltre, secondo Moody's non ci sarà un grande sostegno da parte degli investitori internazionali ai processi di rafforzamento patrimoniale avviati da grandi banche, come Montepaschi e Unicredit. A tal proposito, è chiaro che se non dovesse andare in porto la ricapitalizzazione di MPS, il sistema creditizio italiano riceverebbe un altro brutto colpo.