Niente brutte sorprese sotto l'albero. Equitalia ha sospeso circa 376mila atti di riscossione che erano sul punto di partire verso i contribuenti, salvandoli da un natale amarissimo. Le cifre da pagare non verranno certo condonate, ma almeno fino all'epifania a nessuno andrà di traverso il cenone.
L'atto di "amicizia" del Fisco
Le cartelle erano tutte richieste in consegna tra il 24 dicembre e i primi di gennaio, mentre verranno comunque notificati gli atti inderogabili (ad esempio quelli vicino alla prescrizione). Il time-out rientra nell'ottica di un Fisco più amico e meno vessatorio.
Secondo l'amministratore delegato di Equitalia, Ernesto Maria Ruffini, si tratta di un'operazione legata alla riforma del sistema della riscossione: «I prossimi mesi fino, quelli che andranno fino alla radicale trasformazione che entrerà in atto da luglio 2017, saranno complessi lungo un percorso di modernizzazione e di cambiamento». Quello che ad esempio ha portato al servizio «Se Mi Scordo» che avvisa i contribuenti con un sms sul cellulare o tramite email dell'arrivo di una nuova cartella o se non sono regolari le rate.
Intanto si attende il report riguardo la riscossione 2016, dopo un 2015 nel quale Equitalia ha superato la cifra incassata di 8,2 miliardi di euro (+11,25% rispetto al 2014). Si vuole verificare anche il trend di atti di accertamento, che lo scorso anno erano diminuiti da 25 milioni a 23 milioni tra il 2014 e 2015.