Banca Monte Paschi, salvataggio possibile solo se verranno rispettate 4 condizioni

Si avvicina il momento della verità per la banca  Monte Paschi. Il Governo ha ottenuto il via libera dal Parlamento per l'incremento di spesa da 20 miliardi per il salvataggio della banca, ma parallelamente sta lavorando con la commissione europea, che per adesso si è limitata a un via libera di massima all’intervento pubblico. 

 

Adesso però che si è giunti all'emanazione del decreto, che è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale, per salvare banca Monte Paschi occorre rispettare i paletti previsti dalle regole Ue. La commissione infatti dovrà autorizzare i passaggi fondamentali della procedura, che richiede essenzialmente il rispetto di alcune condizioni.

I paletti per salvare Banca Monte Paschi

Anzitutto la BCE dovrà confermare la carenza di capitale di Mps nello scenario avverso dello stress test. Questa è la condizione più semplice, visto che già a luglio scorso lo stress test ha evidenziato che Mps si sarebbe ritrovata al 2018 con un patrimonio netto negativo, pari a -2,2%. 

 

Il secondo paletto prevede che l'aiuto di Stato può essere autorizzato solo se al costo del salvataggio partecipino in prima istanza gli azionisti e gli obbligazionisti subordinati, che quindi subiranno delle perdite. Per i piccoli risparmiatori possessori di bond è previsto un meccanismo di tutela dell’investimento. 

 

Il terzo paletto sta nel piano di ristrutturazione di Banca Monte Paschi. Dovrà essere credibile, ovvero idoneo a escludere in futuro un nuovo intervento pubblico. Inoltre una volta risanato, Mps dovrebbe essere venduto dal Tesoro ai privati, e quindi tornare via dalle mani pubbliche.

L'ultimo aspetto riguarda il fine dell'aiuto. Bisogna assicurare che l’aiuto non verrà utilizzato da Mps per fare concorrenza sleale alle altre banche

 

Se verranno rispettate queste 4 condizioni, allora Bruxelles darà il via libera. Ma per arrivare ad un ok definitivo potrebbe volerci qualche mese ancora.