Banche, ecco la nuova proposta italiana per dare stabilità e più tutela ai clienti

Tutelare i depositi e sostenere gli istituti in crisi con una tassa ad hoc (una specie di contributo obbligatorio) che pagherebbero gli istituti stessi. Ecco la proposta di matrice italiana che arriverà sul tavolo di Bruxelles. L'idea è di tassare tutte le banche della zona euro in modo da alimentare un fondo che potrebbe anche servire come sostegno per incentivare le riforme strutturali nei paesi membri.

La proposta per rivoluzionare le banche

bancheL'idea è nata dall'Italia anche perché proprio il nostro paese è stato colpito dalle nuove rigide norme varate dalla UE dopo la crisi del 2008, che hanno inasprito i requisiti di stabilità che devono avere gli istituti.

 

Ecco allora che i tecnici del governo hanno studiato la nuova proposta, che potrebbe essere messa sul tavolo durante il prossimo incontro a Roma, in programma a fine marzo. Secondo i tecnici del ministero dell'Economia, la soluzione potrebbe essere l'adozione di una base imponibile comune sui redditi degli istituti di credito (ma gli stati membri potrebbero comunque liberamente fissare la loro aliquota di tassazione).

 

Una parte delle imposte raccolte verrebbe devoluta ad un nuovo bilancio comune, che prevede anche la necessità di armonizzare i principi contabili. In questo modo verrebbe eliminata ogni distorsione fiscale alla concorrenza delle banche sul mercato interno, e inoltre si completerebbe l'Unione bancaria, fornendo risorse alla garanzia Ue sui depositi.

 

La proposta alternativa (meno complessa e ambiziosa) è quella di imporre un contributo da parte delle banche al bilancio della zona euro, tassandone le attività. Le risorse sarebbero destinate a un fondo europeo per integrare il salario dei disoccupati ed un altro per sostenere le riforme strutturali.