Aziende in guerra: Mediaset-Vivendi, primo round in Tribunale a Milano

La guerra tra le aziende sta per cominciare. Mediaset e Vivendi sono pronte a presentarsi davanti a giudici per cominciare la battaglia giudiziaria, scoppiata in seguito alla decisione del gruppo francese di non procedere all’acquisto del 100% di Mediaset Premium, per il quale aveva firmato un accordo vincolante. Questa mattina davanti al giudice del Tribunale di Milano si terrà la prima udienza, che salvo grosse sorprese si rivelerà un appuntamento interlocutorio. Il procedimento infatti dovrebbe essere aggiornato ai prossimi mesi, in modo da dare alle parti la possibilità di depositare, studiare e scambiarsi le memorie.

La battaglia tra aziende

mediaset vivendiL'ipotesi di poter giungere ad un accordo fuori dalle aule di tribunale è quindi sfumata. Puyfontaine (ceo di Vivendi) e Pier Silvio Berlusconi si videro a dicembre a Milano, ma quell'incontro non rappresentò alcun passo avanti.

 

Il nodo della questione è la cessione di Premium, che secondo Vivendi nasconderebbe qualche magagna a livello di conti. "E' come se ci avessero invitato a cena in un ristorante a tre stelle e poi ci siamo ritrovati in un McDonald’s", è il paragone che viene fatto per illustrare la situazione. La risposta di Mediaset però è che certe valutazioni vanno fatte prima di mettere le firme sui contratti e non dopo. Proprio il Ceo di Vivendi e anche Bolloré sono stati iscritti a Milano nel registro degli indagati per l’ipotesi di reato di aggiotaggio nell’operazione di acquisto di azioni Mediaset.

 

Dal punto di vista giudiziario, la sola novità al momento è che l'intenzione del giudice è quella di riunire le cause intentate da Mediaset e da Fininvest contro Vivendi. Ma le grane per Vivendi mica finiscono qui. Puyfontaine dovrà essere ascoltato a Roma dall’AgCom, che su richiesta di Fininvest vuole accertare se il gruppo francese può detenere una bella fetta di capitale di Telecom Italia (24,8%) e dei diritti di voto in Mediaset (29,9%).