Lavoro, sale la Cassa Integrazione. Nelle aziende torna l'incubo della crisi

Il mercato del lavoro in Italia torna ad essere addensato dalle nubi. Secondo gli ultimi dati registrati a febbraio, sono state ben 35 milioni le ore di cassa integrazione svolte dagli occupati, che rappresentano oltre 208 mila posti di lavoro salvaguardati. Questo dato segnala un aumento congiunturale molto elevato, pari cioè al 15,8%. Inoltre questo dato è a fronte di una flessione tendenziale del 41% e del 43,6% nel bimestre.

 

Secondo la UIL c'è quindi una "preoccupante crescita delle ore di cassa integrazione ordinaria", dal momento che si registra un +3,2% sullo stesso mese del 2016. Non solo, si registra +29% su gennaio e +41,9% nel I bimestre 2017 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche se è presto per dare dei giudizi definitivi, è chiaro che si sia accesa la spia dell'allarme che segnala un rientro delle imprese italiane nel vortice della crisi.

I dati sulla cassa integrazione nel lavoro

lavoroNel primo bimestre 2017 le ore autorizzate sono state oltre 66 milioni. Se le consideriamo al netto del forte aumento delle ore richieste per la gestione ordinaria, allora c'è una flessione sia della cassa integrazione straordinaria che della deroga (rispettivamente del 55,2% e 46,3%). Va precisato che in questo ultimo caso, la riduzione deriva fondamentalmente dagli effetti della riforma e dal venir meno dell'istituto della deroga.

 

Dal punto di vista geografico, la cassa integrazione è salita in 7 Regioni italiane e anche nella Provincia Autonoma di Bolzano. Il maggiore incremento è stato rilevato in Basilicata (+387,6%). Nel Lazio invece c'è la più alta flessione di ore (-68,7%). L'industria assorbe, con le sue 49,8 milioni di ore, il 75,5% delle ore di cassa integrazione. Al secondo posto c'è il settore del commercio (circa 7,9 milioni di ore), poi viene il settore dall'edilizia (oltre 5,5 milioni di ore) e infine l'artigianato (circa 2,8 milioni di ore).