Lavoro, solo metà dei laureati italiani trova occupazione entro 3 anni. Siamo penultimi nella UE

Il quadro occupazionale dei giovani italiani migliora, ma non è ancora idilliaco. E' ciò che emerge dall'indagine Eurostat. I giovani laureati italiani che risultano occupati entro tre anni dal titolo arrivano al 57,7%. Molto meno della media europea che è dell'80,7%. Non a caso in questa speciale classifica siamo penultimi, migliori soltanto rispetto alla Grecia.

Il quadro del lavoro

Per l'Italia va detto che si tratta di un dato migliore rispetto al 53,5% che era stato registrato nel 2015, e molto molto migliore del 49,6% che si registrava nel 2014. Ma il confronto è davvero impietoso se si pensa che in Germania entro tre anni dalla laurea lavora il 92,6% delle persone.

 

Analizzando meglio i dati, si scopre che per coloro che hanno ottenuto solo il diploma la situazione è assai più critica, dal momento che entro il triennio successivo al conseguimento del titolo di scuola superiore in Italia nel 2016 lavorava il 40,4% dei giovani. Anche qui il miglioramento rispetto al recente passato c'è: era infatti il 35,9% nel 2015 e il 32,2% nel 2014. Tuttavia, anche in questo caso è la distanza con la media europea che fa venire i brividi: 68,2% per l'Unione Europea, con il picco della Germania che raggiunge l'86,4%.

 

Andando avanti poi i dati peggiorano ulteriormente. Infatti se l'educazione superiore è solo «generale» appena il 26,2% trova lavoro entro tre anni, mentre se è tecnica si arriva al 43,5% (anche qui il confronto con la UE è drammatico: 90,1% in Germania, 71,5% in Ue).Va detto che proprio la categoria dei diplomati ha subito il tracollo peggiore con la crisi. Parliamo di un dato che è sceso infatti di circa il 15%.