C'è una situazione sempre più grave in Messico riguardo l'inflazione. La crescita dei prezzi nel paese sudamericano continua infatti a marciare a livelli record. Non si vedeva una dinamica dei prezzi così improntata al rialzo da quasi un decennio (per l'esattezza maggio 2009).
In base ai dati resi noti un paio di giorni fa dal INEGI (ovvero l'Insituto Nacional de Estadistica Y Geografia) l'indice dei prezzi al consumo è cresciuto è salito al 5,82%, ovvero quasi mezzo punto percentuale in più del dato precedente, e iun punto percentuale in più rispetto al mese di febbraio, quando era 4,86%. Sebbene gli analisti si attendessero un incremento ulteriore, questa impennata va anche oltre le loro aspettative.
La scelta della Banca del Messico
Sul mercato valutario (il Forex),
intanto la valuta messicana è tornata a respirare dopo un mesetto in cui era finita sotto pressione. Il cambio con il dollaro infatti questa mattina secondo i dati bDSwiss è risceso sotto quota
19 (non temete BdSwiss Consob è affidabile).
Va ricordato che durante i primi mesi del 2017, il peso aveva guadagnato contro il biglietto verde quasi il 10%, ma da marzo in poi il trend era cambiato per via di un rafforzamento del dollaro e un contemporaneo calo del prezzo del greggio (di cui il Messico è esportatore). A livello didattico è molto interessante osservare questa coppia con la strategia Heikin ashi metodo.
Dal punto di vista macroeconomico, oggi è attesa la decisione della Banxico, che si riunisce per determinare il tasso di interesse. Tuttavia secondo gli analisti non dovrebbe essere toccato il costo del denaro (a marzo è stato portato al 6,50%) in attesa delle mosse della Federal Reserve che a giugno potrebbe operare una nuova stretta monetaria. Va ricordato che l'istituto centrale messicano ha accelerato notevolmente il suo programma di rialzo del costo del denaro.