Retribuzioni, uno studio evidenzia le differenze tra dirigenti, quadri, impiegati e operai

Nella scala retributiva esiste un grosso divario tra i vertici e chi sta alla base della "piramide" lavorativa. Lo certifica uno studio sulle retribuzioni in Italia fatto da OD&M Consulting, società specializzata in consulenza nelle risorse umane. L'azienda ha esaminato le busta paga del 2016, e ha confrontato la retribuzione totale annua dei dipendenti d’azienda, quindi anche la quota variabile (che soprattutto ai livelli più alti e per le figure commerciali è una quota molto importante).

I dati sulle retribuzioni

retribuzioni lavoroIl quadro che emerge definisce il divario che in ogni settore esiste tra i vertici e la base. Ad esempio, restando tra i dirigenti c'è il direttore commerciale che guadagna il 40% in più del responsabile amministrazione e controllo. A livello di quadri, il responsabile vendite ha un guadagno del 41,4% maggiore rispetto all'analista programmatore. A livello di impiegati invece, il capo reparto produzione prende il 91,8% in più dell’addetto al call center. Infine tra gli operai il capo squadra manutenzione ha un reddito da lavoro superiore del 45,8% in più rispetto all’elettricista.

 

Tra la prima figura che abbiamo detto (il direttore commerciale) e l'ultima che abbiamo citato (l'elettricista), il divario è enrome: il primo guadagna 125.880 euro l’anno, il secondo appenasopra i  23mila.
Un'altra cosa interessante è che il livello più basso di impiagati e operai è sostanzialmente livellato sui 25mila euro. A livello di genere, ci sono altre differenze che balzano all'occhio. Il gap retributivo tra i sessi infatti cresce tra quadri e impiegati, mentre è in diminuzione per dirigenti e operai. Mediamente la differenza tra retribuzione maschile e femminile è tra il 9 e il 13%.