Dollaro frenato dai dati macro e da Trump. Eur-Usd attorno 1,12

E' stata una giornata in altalena per il cambio euro-dollaro. La coppia valutaria ha cominciato la seduta in modo soft, ma in seguito la liquidità è salita tornando ai livelli consueti. Tanto euro quanto il dollaro hanno evidenziato segnali di debolezza. La coppia infatti ieri ha accusato un inziale calo, sulla scia delle parole di Draghi che ancora una volta è stato molto prudente. Molti trader sono ormai stanchi della politica molto accomodante della BCE, per cui hanno punito la valuta unica.

I dati penalizzano il dollaro

dollaro euro cambioSulla nostra piattaforma di trading abbiamo visto il cross euro-dollaro toccare i minimi a 1,11  (si veda qui il tema migliori piattaforme trading online confronto). Il rialzo del dollaro è durato però poco. Nella seconda metà della giornata infatti, i dati deludenti sul PCE - indicatore dell’inflazione degli Stati Uniti - hanno spinto al ribasso il biglietto verde. Vanno anche messi in conto i timori che le indagini sui legami del Presidente Donald Trump con la Russia possano ledere all’amministrazione e alle riforme promesse.

 

Nel giro di poco tempo la coppia eur-usd è ritornata verso qutoa 1,12, mandando così in fumole speranze di chi aveva tecnica opzioni binarie 15 minuti per guadagnare, e invece si è trovato ad incassare un bel po' di "out of the money".

 

Il problema è che questi dati poco entusiasmanti stanno riducendo le possibilità che la Fed proceda ad un aumento del costo del denaro a giugno. Occorre infatti considerare come la Fed abbia messo in chiaro che un nuovo ritocco ai tassi di interesse sia strettamente correlato all’andamento di dati economici. Per questo motivo il dollaro ha accusato il colpo.

Anche ad inizio seduta di oggi, il movimento rimane orientato attorno (poco sotto) quota 1,12. L'indice del dollaro USA, che replica l’andamento del biglietto verde contro un paniere di altre sei principali valute, è in salita dello 0,12% a 97,34.