Redditi, salta il contributo di solidarietà per quelli oltre 300mila euro

I redditi oltre i 300mila euro sono stati alleggeriti di una tassa che venne introdotta dal Governo Berlusconi nel 2011 (D.L. 138/2011). Si tratta del contributo di solidarietà, che colpiva redditi sostanziosi e aveva un forte valore simbolico in un periodo in cui la crisi si sentiva in modo assai forte. Quel contributo - che venne confermato anche dal successivo governo Letta con la Legge di stabilità 2014 (comma 590, L. 147/2013) - verrà eliminato o per meglio dire non confermato.

Niente proroga: sono salvi i super redditi

redditiNon c'è stata infatti la proroga richiesta per continuare ad applicarlo, per cui a partire dall'anno di imposta 2017 non sarà più dovuto. In questa stagione di dichiarazione dei redditi verrà quindi applicato per l'ultima volta dai titolari di reddito d'impresa e da lavoro autonomo, mentre i lavoratori dipendenti dovrebbero aver ottemperato per l'ultima volta al loro obbligo già con il conguaglio di fine 2016.

 

Cosa prevedeva questo contributo? Il pagamento di una somma pari al 3% della parte di reddito che eccede la la soglia dei 300 mila euro. A conti fatti però il prelievo era molto meno, circa la metà. Infatti il meccanismo prevedeva anche la possibilità di dedurlo ai fini dell'Irpef e delle addizionali locali. Inoltre erano escluse dal prelievo le quote di reddito già sottoposta ai contributi di solidarietà sulle pensioni in vigore negli scorsi anni.Per via di tutti questi effetti, la Ragioneria generale dello Stato si era ritrovata a calcolare in 150 milioni l'anno il gettito complessivo derivante da questi contributi (solo 34mila persone erano soggetti a tale imposta). Meglio che niente, comunque.