Sul destino della sterlina pesa in modo forte lo scenario politico della Gran Bretagna. Le elezioni che volle la May avrebbero dovuto rafforzare la posizione della Premier. Invece l'hanno indebolita. Il tutto quando siamo appena entrati nella fase calda delle negoziazioni per l'uscita dall'Unione Europea. La Premier è stata così costretta a ricorrere alle alleanze, ottenendo l'appoggio degli unionisti irlandesi (Democratic Unionists Party - DUP). Ma tutto questo ha un costo.
Un conto salato
Il governo di minoranza infatti verrà pagato 1,7 miliardi
di euro. A tanto ammonta lo stanziamento complessivo per dare impulso all'economia della regione irlandese, e investire in nuove infrastrutture nell'educazione e nella sanità. Un accordo che non
è piaciuto alle altre regioni che compongono il Regno, come il Galles, che ha manifestato forte il suo dissenso. Si è trattato però di un passaggio necessario per ottenere il via libera al
programma di legislatura della May, attesa all'esame del Parlamento tra mercoledì e giovedì.
Intanto sul mercato valutario la sterlina rimane sotto pressione (se volete fare negoziazioni su valute, assicurate di trovare il trading online miglior broker forex italiano). Dopo i dati positivi dall’area euro della scorsa settimana, la moneta unica si è rafforzata ulteriormente e il trend con la valuta britannica è decisamente in rialzo.
Ieri la seduta nel Forex market è stata sostanzialmente invariata per il cross eur-gbp, che ha chiuso con una variazione percentuale di -0,12%. L'analisi di medio periodo conferma la tendenza positiva dell'Euro nei confronti della Sterlina. Suggeriamo di osservare sul grafico gli engulfing pattern trading. Questa mattina il pound ha aperto ancora debole, tant'è che il cross GBP/NZD ha toccato il minimo di tre mesi a 1.73845.
Intanto giovedì 29 giugno gli investitori saranno tutti concentrati su ciò che dirà la Regina in parlamento, dove la May dovrà ottenere la fiducia per formare un governo.