Tasse sulle imprese, in Italia il carico maggiore d'Europa

Le imprese italiane sono le più tartassate d'Europa. E sappiamo già il commento di chi ci sta leggendo: "...e ti pareva!". Ebbene sì, quello che era facilmente immaginabile diventa anche ufficialmente sancito dai numeri. Una discreta di quello che le nostre aziende producono se lo porta via lo Stato sotto forma di imposte. Quello che le imprese pagano rappresenta il 14,9% dell'intero gettito fiscale italiano. Facendo un confronto con altre realtà europee, nessuno fa "meglio" di noi: in Irlanda è del 14,8, in Belgio del 12,9, nei Paesi Bassi del 12,7, in Spagna dell'11,8, in Germania e in Austria dell'11,6. La media dell'Unione europea è pari all'11,5 per cento.

I dati sul peso delle tasse sulle imprese

tasse alle impreseLo ha reso noto la Cgia di Mestre, che sul finire dello scorso anno pubblicò anche un altro dato sconcertante: oltre a dover sostenere dei costi di apertura che sono molto più altri di quelli medi europei, gli imprenditori subiscono poi una pressione fiscale che sfiora il 50% (anche se il dato ufficiale del governo dice 42,6%). In pratica su ogni 1000 euro che un'azienda guadagna, la metà è destinata a finire nelle casse dello Stato. In pratica quest'ultimo si trasforma in un socio alla pari.

 

Secondo i dati dell’Ufficio studi della CGIA, le nostre imprese versano al fisco 105,6 miliardi di euro l’anno. Rispetto a tutte le altre realtà europee, soltanto la Germania vanta un prelievo complessivo maggiore (135,6 miliardi). Tuttavia bisogna precisare che la Germania conta anche 22 milioni di abitanti in più dell'Italia.

 

Il guaio maggiore però è un altro, come evidenzia il coordinatore dell'Ufficio studi della CGIA di Mestre, Paolo Zabeo: "Anche se alle nostre imprese viene chiesto lo sforzo fiscale più oneroso d'Europa, la qualità dei servizi ricevuti dallo Stato è spaventosamente inadeguata. Basta ricordare che il debito commerciale della nostra Pubblica amministrazione nei confronti dei propri fornitori è di 64 miliardi di euro, di cui 34 riconducibili ai ritardi nei pagamenti. La burocrazie invece economicamente pesa 31 miliardi, mentre il deficit infrastrutturale, sia materiale che immateriale, grava sul sistema produttivo per almeno 40 miliardi di euro.