Finanza, sempre più big scelgono Milano

La Brexit fa felice Milano, che diventa sempre più polo di attrazione per il mondo della finanza. Sono giunte infatti a 3600 le imprese a proprietà estera che sono attive nel capoluogo lombardo, e che generano un fatturato di 167,6 miliardi di euro. Dopo alcuni anni di stallo a seguito della crisi, Milano è tornata da attirare capitali stranieri tanto che la Lombardia oggi assorbe quasi la metà delle multinazionali che operano nel nostro paese. Soltanto nella provincia di Milano ce ne sono un terzo del totale, con un incremento del 7,5% tra il 2009 e il 2016. La crescita si accompagna anche ad una trasformazione importante: Milano non viene scelta come sede operativa, ma sempre più spesso come polo direzionale. Multinazionali come Nestlè, Lactalis e Whirlpool l'hanno scelta per stabilirvi la sede direzionale o commerciale, mentre localizzano i propri siti produttivi o logistici nel territorio limitrofo o addirittura in altre regioni.

 

finanza milanoQuesto perché come è avvenuto in passato per le altre grandi metropoli internazionali, Milano si è attrezzata per offrire tutti quei servizi qualificati che servono a un quartier generale: competenze manageriali, personale qualificato, fornitori, rete infrastrutturale. E intanto anche il Governo se n'è accorto e prova a dare una mano. La cosiddetta Legge speciale per Milano, in discussione alle camere, prevede infatti degli incentivi fiscali o la defiscalizzazione dei benefit manageriali per chi investe nell’area metropolitana milanese.

Milano strizza l'occhio alla Finanza

Finora l'elenco delle multinazionali che sono già presenti a Milano è già lunghissimo e tende a crescere sempre di più. Limitandosi soltanto ai big, ricordiamo Google, Microsoft (che ha investito 30 milioni di euro per i prossimi tre anni), Samsung o Amazon ma anche Huawei, Discovery o Whirlpool. Questi colossi hanno a Milano il proprio hub tecnologico o commerciale da cui gestiscono tutto il Paese o, talora, diversi Paesi europei. Se parliamo solo di Ict, circa il 70% delle multinazionali attive in Italia hanno sede a Milano, dove si concentrano anche il 70% delle start up innovative italiane, che peraltro sono in gran parte operative in questo settore.

 

Ma ovviamente c'è anche il mondo della finanza. Con 10mila operatori del settore e circa 200 banche con sede in città, Milano è il luogo scelto per aprire filiali di oltre 40 istituti di credito stranieri (come Deutsche Bank e Credit Suisse). E sulla scia della Brexit alcune grande banche stanno pensando di trasferirsi qui, come Bnp Paribas e Allianz. Molti banchieri, se non si può ancora dire che sono in fuga, certamente sono in partenza da Londra per transitare nella nostra capitale economica, la più accreditata a livello mondiale per ospitare questi fuggiaschi della finanza. Anche per questo si sta pensando ad una task force composta da Mef, Comune di Milano, Consob e Bankitalia che possa incontrare le banche internazionali e convincerle che Milano è la destinazione giusta per il loro trasloco.