Mercati sollevati dopo il rinvio dell'indipendenza catalana

Il rinvio dell'indipendenza catalana potrebbe avere un effetto benefico sui mercati, che ieri sono scivolati verso il basso, con l’IBEX 35 spagnolo che ha subito le peggiori perdite. E' chiaro che la giornata di ieri è stata caratterizzata dall'attesa per le dichiarazioni del presidente catalano Carles Puigdemont, che alla fine non ha annunciato la tanto temuta indipendenza dalla Spagna. Ha invece parlato di una sospensione del processo, che lascerà il posto al dialogo con Madrid. I mercati europei hanno apprezzato, tant'è che la Borsa italiana ha cominciato la seduta in lieve rialzo: Ftse Mib +0,16%. Gli altri mercati azionari europei invece hanno al momento un andamento incerto: DAX invariato, FTSE 100 -0,1%, CAC 40 -0,2%, IBEX 35 +1,2%, come abbiamo visto su i migliori broker italiani autorizzati.

Gli effetti della questione spagnola sui mercati

mercati finanziariSul mercato valutario anche l'euro ha beneficiato degli sviluppi della questione spagnola. La coppia Euro-Dollaro è avanzata ieri, riconquistando il livello di 1.1800  (il cambio ha superato la media mobile degli ultimi 55 giorni, pari a 1,1838) dopo che i trader hanno speculato sulla possibilità che venga dato luogo al programma di tapering da parte dell'istituto centrale europeo.

Queste voci ormai stanno circolando dalla fine dell’estate, e si continua a speculare sulle tempistiche della BCE in merito. Meno dubbi ci sono riguardo alla FED, che a dicembre con ogni probabilità consumerà il suo terzo ritocco ai tassi di questo 2017. Occhio per, se vi piace il trading valutario fate sempre prima un confronto broker Forex recensioni.

 

Va detto che oggi è un giorno importante perché in serata arriveranno le indicazioni dalle minute relative all'ultima riunione della Fed. Da esse potrebbe arrivare una nuova spinta al biglietto verde, che nella giornata di ieri è stato zavorrato da alcune questioni politiche. Sono emerse indiscrezioni infatti secondo le quali il senatore repubblicano Usa Rand Paul potrebbe non dare il suo sostegno alla riforma fiscale dell'amministrazione Trump.