Petrolio, scorte in calo e quotazioni al rialzo

L'ultima rivelazione delle scorte di petrolio prima di Natale porta un'altra sorpresa. Le scorte infatti sono andate al ribasso più del previsto. Secondo l'EIA, divisione del Dipartimento dell'Energia americano, durante la settimana terminata il 12 dicembre 2017 le scorte di petrolio sono scese di 6,5 milioni di barili, mentre il consensus prevedeva una calo di 3,7 MBG. Secondo i dati diffusi dal dipartimento all'Energia, inoltre, gli stock di benzina si sono attestati in rialzo di 1,237 milioni di unità a 227,783 milioni, dopo l'aumento di 5,664 milioni di barili registrato alla fine della scorsa settimana. Riguardo agli stocks di distillati, è stata rilevata una crescita di 800mila barili, oltre le aspettative degli analisti (-0,15 milioni).

La situazione del mercato del petrolio

petrolioL'effetto stupore si è fatto sentire sui mercati. Infatti dopo la diffusione del report sono andati avanti gli acquisti sul petrolio. Mentre molti traders già guardano alle previsioni del prezzo del petrolio per il prossimo anno, Brent e WTI consolidano le loro posizioni, coem abbiamo visto sulla migliore piattaforma trading gratis. Il Brent si muove in area 64 dollari, dopo aver raggiunto un massimo intraday a 64,15 dollari. Benissimo è andato anche il WTI che si è aggirato attorno quota 57,6 dollari al barile dopo aver raggiunto un massimo intraday a 57,9 dollari.

 

L'andamento positivo del prezzo del petrolio ha inoltre influenzato la performance di tutti i titoli azionari legati al greggio. Mentre il dollaro - inversamente correlato al petrolio - è andato ieri in deciso calo (se fate trading date uno sguardo agli spread Plus500 broker).

 

In questi giorni c'è anche un altro dato interessante riguardo al petrolio. Infatti gli ETP sul petrolio hanno realizzato una raccolta netta di 12,6 milioni di USD, segnando il primo dato in crescita da settembre e il record settimanale di afflussi da luglio. Per contro, gli ETP long sul petrolio, hanno registrato deflussi per 10,1 milioni di USD, a indicare che il rally sostenuto dall’OPEC si avvicina al picco massimo e che gli attori del mercato prevedono a breve una correzione dei prezzi.