Criptovalute, la Sud Corea potrebbe decidere un blocco

S'è alzato un bel polverone sul mercato delle criptovalute, dopo che il ministero della Giustizia sud-coreano Park Sang-ki ha ipotizzato di vietarne lo scambio. La motivazione sarebbe l'eccessiva esuberanza attorno a queste divise virtuali, che alimenta la preoccupazione di bolle speculative e utilizzi illeciti. La notizia è stata poi mitigata dall'intervento del ministro delle finanze Kim Dong-yeon, che ha cercato di calmare il mercato. Se una idea in tal senso esiste andrà prima portata all'attenzione del governo, poi discussa e quindi eventualmente approvata. In pratica il ministro delle Finanze ha fatto intendere che la proposta del suo collega è solo sua e non del Governo.

criptovaluteAbbiamo visto la classifica migliori piattaforme trading online autorizzati e dopo osservato l'andamento di Bitcoin dopo la notizia. Ebbene il prezzo della valuta digitale più famosa al mondo è sceso fino al 14% sotto i $ 13.000, e oltre $ 100 miliardi di capitalizzazione di mercato sono stati spazzati via. E' calato anche Ethereum, sceso del 4,01% a $ 1,184,19. In questo caso la capitalizzazione totale del mercato è stata di 696,25 miliardi di dollari.

La mania delle criptovalute

Va detto che non è cosa recente la preoccupazione del governo sudcoreano per la mania della criptovaluta. L'ondata di euforia attorno a questo asset infatti ha guadagnato terreno nonostante ci sia stata qualche grossa caduta di tanto in tanto.

 

La Corea del Sud ospita diversi scambi crittografici, e nel paese i prezzi delle criptovalute tendono ad essere molto più volatili che altrove anche del 40%, visto che gli acquirenti superano quelli disposti a vendere. Tale premio è chiamato "premio Kimchi" sui media locali.

L'interesse è evidente anche in Europa e in Italia. I broker spread più bassi forex ormai propongono tutti quanti anche il commercio in valute virtuali. E anche da noi si sprecano i pareri e le polemiche riguardo la sussistenza di un pericolo bolla speculativa. Diverse autorità di regolamentazione del mercato stanno studiando il fenomeno, ma da noi ancora no si è parlato di un possibile blocco degli scambi.