Criptovaluta venezuelana, Maduro rilancia: siamo pronti per usare "El Petro"

Il presidente del Venezuela, Nicolas Maduro torna a parlare di valute digitali. Di fronte a una situazione drammatica, lui ha rilanciato l'idea del Petro, la criptovaluta dei paesi caraibici. La sua idea è che i governi che fanno parte dell’Alleanza Bolivariana si uniscano al Petro lanciato un paio di settimane fa. Quello che però il suo stesso Parlamento ha dichiarato "nullo", perché lo considera una nuova truffa travestita da soluzione. Il presidente Maduro vorrebbe utilizzarlo per aggirare le sanzioni USA, ma tutti gli economisti ritengono che sia una strada fallimentare.

criptovaluta maduroComunque Maduro non molla e alla fine della VII Assemblea Straordinaria del Consiglio politico dell’Alba ribadisce la sua intenzione di andare avanti. Il presidente venezuelano ha assicurato che il Petro avrà lo stesso successo di tutte le più importanti criptovalute nel mondo, rimarcando che entrerà in circolazione nei prossimi giorni.

Basterà una criptovaluta?

Il lancio è previsto per metà gennaio quando saranno possibili le prime transazioni, ma non è ancora chiaro se le piattaforme dove poter scambiare la criptovaluta siano pronte. Il petro dovrebbe avere come sottostante 5 miliardi di barili dalle immense riserve di petrolio del paese sudamericano, quelle del blocco Ayacucho. Il suo valore, essendo legato a quello del barile di greggio venezuelano, sarà attorno a 59 dollari.

 

Riguardo la situazione del Venezuela, Maduro ha parlato di una persecuzione finanziaria, un piano permanente di aggressione economica. Tale persecuzione avrebbe afflitto tutte le transazioni commerciali e finanziarie che il paese ha fatto. Il primo paese che ha perpetrato questa aggressione è ovviamente gli Stati Uniti.

 

Va detto che nel suo paese la situazione sta diventando disumana. L'inflazione è a 4 cifre e la gente è così povera e affamata che per procacciarsi cibo uccide il bestiame (a sassi e con bastoni). Alla mancanza di cibo si aggiunge anche la mancanza di medicine. Secondo l’Osservatorio della Caritas in Venezuela l’82% della popolazione è in stato di povertà, il 52% in indigenza estrema. Sono oltre undicimila i bambini morti nel 2016 per mancanza di medicinali e la mortalità materna è aumentata quasi del 70%. La crisi peraltro si aggrava settimana dopo settimana, e sta degenerando in rivolta sociale. Negli ultimi giorni infatti si sono moltiplicati gli scontri in diversi punti del paese.