Offerta americana per Italo-Ntv: 1,9 miliardi di dollari

Un'offerta da 1,9 miliardi di dollari è giunta sul tavolo di Italo-NTV da parte del fondo americano Global Infrastructure Partners, che intende comprare il 100% della società ferroviaria. E se consideriamo i 500 milioni di debito appena rinegoziato per l'emissione di un prestito obbligazionario, la somma arriva a 2,4miliardi complessivi. Il processo di quotazione di Italo-Ntv viene così scosso in maniera pesante dagli USA, dal momento che l'intenzione del fondo americano è evitarne la quotazione del 40%. Del resto se a muoversi è il più grande fondo infrastrutturale del mondo non potrebbe essere diversamente.

La situazione e l'offerta americana

offerta italo-ntvL'offerta è stata recapitata al consiglio di amministrazione presieduto da Luca Cordero di Montezemolo. Sono stati subito informati della situazione i soci di Italo-NTV (Intesa Sanpaolo, 19,2%, Generali, 14,6%, Diego Della Valle 17,4% e poi Montezemolo, Gianni Punzo, Alberto Bombassei, Isabella Seragnoli, il fondo Peninsula e Flavio Cattaneo). Il consiglio di Italo-Ntv valuterà la proposta mentre attende (per il weekend) anche il via libera di Consob, l’authority di vigilanza dei mercati borsistici, per la pubblicazione del prospetto informativo in vista della quotazione del 40%. Non è detto che l'offerta venga accettata: la decisione andrà presa dai soci, i quali dovranno valutarne la convenienza in alternativa alla quotazione. Una decisione verrà comunque presa a breve, perché l'offerta è valida solo fino al 7 febbraio.

 

E' chiaro che questa offerta “spariglia” le carte, tenuto anche conto del fatto che se la proprietà passasse al 100% in mani americane, cambierebbe molto anche la governance dell'azienda. Vero è che il fondo Gip avrebbe chiesto anche la conferma dell’attuale management in un’ottica di continuità, ma dopo una prima fase è assai probabile che ci saranno radicali cambiamenti. Va infatti anche sottolineato che nessuno degli attuali soci ha come proprio core business il trasporto ferroviario (escluso il top manager Cattaneo).